Centro, due aggressioni a giovani vittime «Evidenti prove tecniche di delinquenza»

«Storie di ordinaria violenza cittadina». Così Salvo Grillo, attivista etneo tra i fondatori del Gar – gruppo azione risveglio – di Catania, racconta l’aggressione subita sabato sera dal figlio e da un coetaneo nella centrale piazza Stesicoro. Un episodio che fa il paio con un altro, nelle stesse ore, ai danni di due studentesse Erasmus in piazza Federico di Svevia. Grillo pone il problema di una città insicura, «e lo so che queste cose possono succedere ovunque e specie in questo momento crisi, ma qui c’è di più. Servono controlli», continua.

Il primo caso raccontato dall’attivista si svolge intorno alla mezzanotte. C. e un suo compagno di classe, entrambi 15enni, stanno passeggiando per il centro. «Un branco di coetanei li aveva già adocchiati e provocati, con fare arrogante, andando a sbattere spalla a spalla con loro per strada – racconta il padre di C. – Poco dopo, all’imbocco di via San Gaetano alla Grotta, se li sono ritrovati alle spalle, li avevano seguiti». In otto contro due, rifilano prima uno schiaffo a C., costringendolo a consegnare il suo iPhone e il portafoglio. Poi gettano a terra l’amico, requisendo anche a lui telefonino e soldi.

«Alla fine l’altro ragazzo aveva anche il braccio insanguinato – racconta Grillo – Ieri mattina sono stati a fare denuncia, ma non è questo che risolve la questione». Per l’attivista, infatti, il vero problema è «che, nell’atteggiamento di un branco come questo, ci sono evidenti prove tecniche di delinquenza – spiega – Definirlo bullismo mi pare troppo poco. Ma, mentre mio figlio e il suo amico vanno a scuola per costruirsi un futuro, quegli otto imparano di notte quella che sarà purtroppo la loro vita».

E una scena simile si svolge quasi nello stesso momento da un’altra parte di Catania, in piazza Federico di Svevia, accanto al Castello Ursino. Dove le rapine e gli scippi sono storia antica che, come raccontava in questi giorni un commerciante della zona a CTzen, impedisce lo sviluppo turistico della zona, al di là di singoli eventi riusciti come Ursino buskers e La notte dei quadri viventi. Proprio com’era già successo a Nicolas, giovane turista francese picchiato e derubato quest’estate nella stessa zona, sabato sera due ragazze Erasmus, da pochi giorni a Catania, stavano rientrando a casa poco dopo la mezzanotte. «Sono state fermate da due balordi su uno scooter che chiedevano dove fosse l’Ostello e, quando si sono avvicinate, hanno scippato loro la collanina e gli altri gioielli che avevano addosso – racconta Salvo Grillo – Loro, terrorizzate, hanno deciso di cambiare casa e zona».

Due fatti che, secondo l’attivista, pongono un oggettivo problema di controllo in città. «Perché, dopo un fatto del genere, che puoi dire a tuo figlio? – conclude Grillo – Io sono abituato ad amarla questa città, ma come fai a trasmettergli lo stesso amore che hai cercato di infondergli fino al giorno prima?».

[Foto di Marco Garro]


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C. e un amico, entrambi 15enni, passeggiavano per piazza Stesicoro alla mezzanotte di sabato quando sono stati picchiati e derubati da otto coetanei. Quasi nello stesso momento, in piazza Federico di Svevia, due ragazzi in scooter avvicinavano e scippavano due studentesse Erasmus. «Dopo un fatto del genere, che puoi dire a tuo figlio? - commenta il padre di C. - Come puoi trasmettergli l'amore per la città?»

C. e un amico, entrambi 15enni, passeggiavano per piazza Stesicoro alla mezzanotte di sabato quando sono stati picchiati e derubati da otto coetanei. Quasi nello stesso momento, in piazza Federico di Svevia, due ragazzi in scooter avvicinavano e scippavano due studentesse Erasmus. «Dopo un fatto del genere, che puoi dire a tuo figlio? - commenta il padre di C. - Come puoi trasmettergli l'amore per la città?»

C. e un amico, entrambi 15enni, passeggiavano per piazza Stesicoro alla mezzanotte di sabato quando sono stati picchiati e derubati da otto coetanei. Quasi nello stesso momento, in piazza Federico di Svevia, due ragazzi in scooter avvicinavano e scippavano due studentesse Erasmus. «Dopo un fatto del genere, che puoi dire a tuo figlio? - commenta il padre di C. - Come puoi trasmettergli l'amore per la città?»

C. e un amico, entrambi 15enni, passeggiavano per piazza Stesicoro alla mezzanotte di sabato quando sono stati picchiati e derubati da otto coetanei. Quasi nello stesso momento, in piazza Federico di Svevia, due ragazzi in scooter avvicinavano e scippavano due studentesse Erasmus. «Dopo un fatto del genere, che puoi dire a tuo figlio? - commenta il padre di C. - Come puoi trasmettergli l'amore per la città?»

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