I due residente al Villaggio S. Rosalia, lavoravano da casa, spinti anche dal regime di detenzione domiciliare cui era costretto il padre. La loro abitazione era, infatti, non solo luogo di confezionamento di hashish, ma anche market dello stupefacente
Centrale dello spaccio in casa Arrestati padre e figlio
Giovanni e Salvatore Stapatafora, padre e figlio, di 46 e 21 anni, residenti in Largo Medaglie d’Oro, al Villaggio S. Rosalia, lavoravano da casa spinti anche dal regime di detenzione domiciliare cui era costretto il padre. La loro abitazione era, infatti, non solo luogo di confezionamento di hashish, ma anche market dello stupefacente.
La scoperta dei poliziotti è avvenuta dopo aver per qualche tempo osservato i sospetti movimenti di un giovane, poi accertato esser un abituale consumatore di hashish. E’ bastato seguire gli spostamenti: il suo arrivo, la breve permanenza nel domicilio di Largo Medaglie d’Oro e infine la rapida fuoriuscita con un involucro cellofanato dal prezioso contenuto, per dare corpo ai sospetti. I poliziotti del Commissariato di Porta Nuova ieri pomeriggio, hanno interrotto una collaudata attività di spaccio, prima fermando il giovane assuntore ed hanno verificato che, con sé, il giovane avesse dell’hashish e, successivamente, hanno operato un blitz nell’appartamento.
All’interno, i due familiari avevano approntato un’area destinata a market della droga, provvista di tutto: bilancino elettronico, taglia balsa in metallo, coltello a serramanico e 900 euro circa, in contanti. Addosso al padre si sono rinvenuti, 160 euro, addosso al figlio, 13 confezioni di droga, presumibilmente hashish.
Durante le fasi della perquisizione, padre e figlio sono andati in escandescenza ed è servita la professionalità di più di una pattuglia della Polizia per ricondurre alla ragione. I due sono stati arrestati e condotti presso la casa circondariale cittadina.