Il deputato all'Assemblea regionale siciliana risponde a Nello Musumeci dopo l'annuncio del finanziamento di due milioni a favore dei Comuni colpiti dalla sabbia dell'Etna. «Il presidente provveda a integrare le risorse», dichiara
Cenere vulcanica, Barbagallo (Pd) contro la Regione «Quelli messi a disposizione sono i fondi di Roma»
«Il governo (regionale, ndr) diffonde comunicazioni tendenziose, di pura propaganda e che non hanno nessun profilo istituzionale. La somma di due milioni di euro, erogata dal dipartimento regionale di Protezione civile, è un’altra anticipazione dei cinque milioni stanziati dal governo nazionale». Le parole sono quelle del deputato regionale del Partito democratico Anthony Barbagallo, che risponde all’annuncio diffuso ieri da parte della Regione sui due milioni a sostengo dei 25 Comuni colpiti dalla cenere vulcanica.
Con un comunicato, infatti, il governo guidato da Nello Musumeci aveva ufficializzato lo stanziamento di altri due milioni per i Comuni di Aci Bonaccorsi, Aci Sant’Antonio, Acireale, Fiumefreddo di Sicilia, Giardini Naxos, Giarre, Gravina di Catania, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Mascalucia, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Riposto, San Giovanni La Punta, Sant’Agata Li Battiati, Sant’Alfio, Santa Venerina, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Viagrande e Zafferana Etne , che si andavano ad aggiungere al primo finanziamento di un milione stanziato del dipartimento regionale quest’estate. Il segretario dei dem siciliani non ci sta e sottolinea che «la somma è un’anticipazione dei cinque milioni stanziati dal governo nazionale in seguito alla precedente dichiarazione dello stato di mobilitazione».
Secondo Barbagallo, la Regione si è limitata «alla ben nota attività del passacarte – prosegue il deputato – Musumeci vuole fare credere ciò che non è: provveda, invece, a integrare individuando, tra le pieghe del bilancio, ulteriori risorse da destinare a questa situazione. Anzi, già che ci siamo: restano tre milioni ancora disponibili dei cinque stanziati dallo Stato: che vengano immediatamente ripartiti».