Catania-Viterbese 1-0, chi sale e chi scende Ciccio Lodi è ancora decisivo, roccia Mbende

I tre punti sopra ogni cosa: il Catania, oggi pomeriggio, non ha certo incantato da un punto di vista estetico, non concedendo però nulla agli ospiti e portando a casa una vittoria fondamentale. Gli etnei si rilanciano anche in classifica, affiancando la Ternana in vetta e attendendo con tranquillità il big-match di domani tra Bari e Reggina. Man of the match, come ormai spesso capita, è un Francesco Lodi sempre più leader carismatico e tecnico della squadra.

Top 

Francesco Lodi: Il numero dieci del Catania mette il punto esclamativo su una prova da grande trascinatore. In una gara difficile, contro un avversario chiuso che nel primo tempo ha concesso poco o nulla, il capitano rossazzurro si è ancora una volta incaricato della grande responsabilità di battere il calcio di rigore poi decisivo per le sorti della gara. La sua freddezza dagli undici metri è dunque fondamentale, così come il suo ruolo nel cuore del centrocampo etneo. Lodi dirige il traffico in mezzo, smistando palloni sempre intelligenti e mostrando, tra l’altro, una condizione fisica invidiabile fino all’ultimo. Il cuore pulsante della squadra continua a essere lui. 

Top 

Moise Mbende: Il roccioso centrale tedesco, di origini camerunesi, ha fatto oggi il suo esordio dal primo minuto, confermando le buone cose fatte vedere nel secondo tempo di Potenza. Dopo un paio di interventi fuori tempo, infatti, il centrale prende le misure al dirimpettaio Tounkara, non concedendogli praticamente nulla. Stessa musica nella ripresa: la sua debordante fisicità gli consente di vincere ogni sfida con gli attaccanti avversari. Camplone potrebbe aver trovato il giusto partner di Silvestri nel cuore della difesa.

Top

Nana Welbeck: Partita tutta cuore quella dell’ex giocatore del Brescia. Riconfermato nonostante le incertezze di Potenza. la mezzala ha risposto regalando a Camplone una gara fatta di grinta e corsa a pieni polmoni. L’italo-ghanese è bravo a farsi sempre trovare nel posto giusto al momento giusto: ottimo in fase di filtro, è efficace anche quando si tratta di provare delle sortite offensive. Un vero e proprio motorino in mezzo al campo: il Catania, al momento, pare proprio non poterne fare a meno. Non è un caso che il sacrificato per far spazio a Llama, a inizio gara, sia stato Dall’Oglio

Flop

Andrea Mazzarani: La sua prova non è insufficiente: questo per sgombrare il campo da equivoci. Il discorso è che, da un giocatore della sua classe ed esperienza, è lecito aspettarsi sempre qualcosa in più. L’unica attenuante è legata alle sue non perfette condizioni fisiche dopo la partita di Potenza: il numero 32 rossazzurro svaria da una fascia all’altra, senza però mai trovare l’assist decisivo o la stoccata risolutrice. Tutte caratteristiche che lui avrebbe nelle corde. Dopo l’ora di gioco viene rilevato da Dall’Oglio per dare sostanza in mezzo al campo. 

Flop

Davide Di Molfetta: Per il ragazzo scuola Milan vale più o meno il discorso fatto per Mazzarani. Complice anche l’atteggiamento di una Viterbese chiusa a riccio, per lui è quasi impossibile fare la differenza con le sue accelerazioni. Spesso inefficaci le sue sgroppate, prova qualche cross non fortunato e, nella ripresa, tenta due volte la sorte con conclusioni però velleitarie. Rimandato alla prossima gara. 

Flop

Christian Llama: La classe non manca di certo all’ex calciatore della Fiorentina, stavolta discreto anche per quanto riguarda la dinamicità. Il fatto è che da un calciatore della sua esperienza, dotato di un sinistro fuori dall’ordinario anche in serie superiori, ci si attenderebbe una giocata decisiva. La sua qualità, invece, non riesce ad emergere nel contesto di un match sotto tono: il suo compito non è certamente facilitato dall’atteggiamento di un avversario la cui unica preoccupazione era quella di chiudere qualsiasi fonte di gioco avversaria. 


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