In un clima surreale, gli etnei sono protagonisti di un match grigio e inconcludente, almeno fino al 90', contro una Virtus Francavilla attenta e ordinata. Tocco di mano in area porta al penalty, siglato da Lodi. Catania quarto a -11 dalla Juve Stabia capolista
Catania-Virtus Francavilla, 1-0 tra fischi assordanti Decide rigore di Lodi al 90′, ma il pubblico contesta
Dov’è finito il Catania? Se lo chiedono le poche migliaia di spettatori che, nonostante il vantaggio giunto al 90′ su calcio di rigore, urlano dalle curve «andate a lavorare», fischiando sonoramente i calciatori esultanti. Un ossimoro, una scena che raramente si vede, ma che rappresenta appieno il clima che si respira attorno a una squadra bloccata, protagonista di una involuzione che è sempre più preoccupante. È stato necessario il tocco di mano di un difensore ospite su cross di Marotta per portare Ciccio Lodi sul dischetto e dare così a un Catania lento e inconcludente la possibilità di portare a casa tre punti di platino. Continuando a giocare così, però, difficilmente sarà possibile progredire.
Il primo tempo si chiude con i fischi assordanti di tutto il Massimino, per una prestazione nettamente insufficiente da parte degli etnei. Nessuna idea a livello offensivo, poca verve atletica, mancanza di precisione nei passaggi: è questo l’indigesto menu che viene servito all’ora di cena al pubblico accorso al vecchio Cibali. Dopo la cocente delusione di Bisceglie si sarebbe attesa ben altro approccio alla gara, ma gli uomini di Sottil partono con ilfreno a mano tirato. Nel solito 4-2-3-1, il mister rossazzurro schiera Marotta a supporto di Curiale unica punta, con Lodi dirottato in panchina e Vassallo e Barisic esterni alti. La Nord incita inizialmente la squadra, ma il match non decolla.
Il primo tentativo dei rossazzurri arriva al 5′, con una conclusione di Rizzo alle stelle, accompagnata da fischi significativi. Nordi però viene chiamato per la prima volta in causa solamente al 18′, quando è bravo a disinnescare il sinistro in mischia di Vassallo. Il Catania però non è in forma e si vede: si salva il solo Biagianti, che prova a ricucire una squadra statica e scollata, dove manca il movimento senza palla e l’ultimo passaggio verso la porta. Una Virtus ordinata riesce anche a pungere in contropiede, grazie al moto perpetuo dei suoi centrocampisti e agli inserimenti degli esterni nel 3-5-2 preparato da Bruno Trocini. Al 26′ il diagonale di Monaco sfila a pochi centimetri dal palo destro della porta di Pisseri: il pubblico si spazientisce e fischia ad ogni errore. L’unico sussulto è la conclusione radente e a fil di palo di Barisic al 42′, con palla deviata in angolo da Nordi.
Il secondo tempo sembra cominciare in maniera differente, ma è solo un’illusione. Al 1′ cross di Ciancio e sforbiciata di Marotta che sfiora l’incrocio. Tre minuti dopo brividi per il Massimino, con Folorunsho che non impatta da posizione favorevolissima. I rossazzurri tornano a rallentare in fase di costruzione, spazientendo il pubblico anche a causa della palese imprecisione in fase offensiva. Al quarto d’ora il neo entrato Manneh scende sulla sinistra e scarica per Marotta, con palla alta. Quindi anche la sfortuna ci mette lo zampino, quando la gran botta da fuori area di Rizzo si stampa sull’incrocio dei pali. Scocca il 20′ quando Curiale, su rovesciata, impegna Nordi in un grande intervento in angolo.
È il momento migliore del Catania e Sottil ne approfitta, mettendo dentro anche Brodic e Lodi per dare qualità. I rossazzurri tentano di alzare il ritmo, ma lo fanno in maniera imprecisa e confusionaria. Brodic prova a bissare il gioiello realizzato contro il Sassuolo, ma il suo tiro a giro va fuori. Serve un episodio per sbloccare la gara e arriva grazie al rigore procurato da Marotta. Lodi stavolta non sbaglia, permettendo al Catania di vincere 1-0 e portando a casa nel convulso finale (con Partipilo espulso tra gli ospiti) tre punti molto importanti che tengono il Catania in contatto con la parte alta della classifica. Con questa confusione a livello tattico, però, si rischia di non andare da nessuna parte: il Catania deve ritrovare la sua anima, prima di poter ricominciare a parlare di obiettivi stagionali.
Il tabellino
Catania-Virtus Francavilla 1-0
Marcatori: 90′ Lodi
Catania (4-2-3-1): 12 Pisseri; 23 Ciancio; 4 Aya; 28 Esposito (39′ Silvestri); 17 Baraye (11′ st Scaglia); 18 Rizzo; 27 Biagianti (27′ st Lodi); 7 Barisic (28′ st Brodic), 9 Marotta, 20 Vassallo (11′ st Manneh); 11 Curiale. Allenatore: Andrea Sottil
Virtus Francavilla (3-5-2): 32 Nordi; 13 Pino, 23 Sirri 17 Caporale; 16 Albertini; 30 Vrdoljak, 6 Monaco (28′ st Lugo Martinez), 20 Folorunsho (39′ st Cason), 14 Pastore; 10 Partipilo, 8 Sarao (44′ Sparacello). Allenatore: Bruno Trocini
Ammoniti: Vrdoljak, Marotta, Sarao, Biagianti, Caporale, Rizzo, Nordi
Espulso: Partipilo per proteste