Il sole 24 Ore ha pubblicato lannuale classifica sulle città più vivibili dItalia. La vincitrice del 2005, Trieste si classifica seconda. Il primo posto va a Siena con 68,5 abitanti per chilometro quadrato (248,8 la media nazionale), 68,3 laureati ogni mille giovani (53 in Italia) e 45,2 divorzi ogni 10mila famiglie a fronte del 55,8% del resto del Paese. Siena è seguita da Trieste, Bolzano e Trento.
Non siamo soliti guardare a queste classifiche, ma questanno non possiamo fare a meno di dare uno sguardo allultima posizione. Catania si aggiudica il pessimo primato di peggiore della classe.
Allinterno di questa ricerca vi sono anche delle sotto categorie, Milano è al primo posto come Tenore di vita, con la maggior quantità di euro in banca pro capite: 25.689. Bologna è la città con il minor tasso di disoccupazione, al 2,7 per cento.
Nella top ten delle città meno vivibili, solo città del sud di cui cinque siciliane (Agrigento 95°, Trapani 96°, Siracusa 97°, Palermo 99°, Catania 103°). Matera è la città del mezzogiorno meglio piazzata (solo quarantesima).
La capitale romana scende al 27° posto. Insomma una classifica che vede penalizzate le città del centro-sud. Forse per Catania è arrivato il momento di farsi unanalisi di coscienza? La cosa che più ci rende perplessi è che in questa graduatoria è presente, tra i vari parametri utilizzati per giudicare, il benessere percepito dai cittadini. Quindi i catanesi, secondo il Sole24ore, dovrebbero essere consapevoli della triste realtà che li circonda. Eppure non si direbbe.
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