L'amministratore delegato del club etneo non si arrende e, nonostante sia già stato stilato il calendario della B a 19 squadre, ribadisce che la società porterà avanti una battaglia legale. «Perseguiremo tutte le componenti coinvolte, anche penalmente», dice
Catania, ripescaggi: Lo Monaco annuncia battaglia «Noi avanti come treni, per il rispetto delle regole»
Il Calcio Catania non ci sta e contrattacca. Dopo il colpo di mano della Lega di B, il blocco dei ripescaggi e la cerimonia di stesura dei calendari di lunedì scorso, con la ratifica della nuova serie cadetta a 19 squadre e il successivo placet della Federazione italiana giuoco calcio, il direttore Pietro Lo Monaco ha indetto questo pomeriggio una conferenza stampa in cui ha ribadito con forza come la società di via Magenta proverà a lottare con tutte le proprie forze per ribaltare la situazione. «Siamo decisi ad andare avanti per il rispetto delle regole – ha ribadito il dirigente rossazzurro -, disattese sistematicamente da chi pensa di fare il bello e il cattivo tempo».
La strategia è chiara: la società ha infatti nominato già da dieci giorni un pool di sei avvocati che hanno mandato per tutelare il Calcio Catania in tre ambiti giuridici: amministrativo, sportivo e penale. Tutto ciò in nome di un principio che va oltre il singolo interesse al ripescaggio: la volontà, secondo Pietro Lo Monaco, è quella di tutelare il sistema calcio nella sua interezza. Un mondo, quello del pallone, minacciato da «pupari che hanno costretto – parole dell’ad etneo – il commissario federale Fabbricini a rinnegare tutto quello che aveva sostenuto in precedenza, facendosi addirittura promotore della modifica delle Norme Organizzative Interne della Figc». Così facendo, la Federazione ha avallato di fatto lo strappo della Lega di Serie B, impedendo a tre squadre di avere diritto al ripescaggio, dopo i fallimenti di Avellino, Bari e Cesena.
«Le sentenze del Tribunale Federale e della Corte d’Appello, favorevoli al Novara – ricorda Lo Monaco – ci avevano rimesso in gioco, entrando a far parte di una classifica di ripescaggi che ci vede tra i primi. La Lega ci ha poi chiesto in nove giorni di adempiere a tutti gli obblighi previsti, per un ammontare totale di un milione e 900mila euro (tra assegno circolare alla Figc e due fideiussioni, ndr). Desidererei tanto capire cosa sia successo – tuona il Direttore – dato che la Figc ha rinnegato in dieci giorni tutto quello che aveva sostenuto in precedenza». Il problema più grave, secondo Lo Monaco, è che chi dovrebbe chiarire non fa altro che alimentare l’incertezza. Il riferimento è al Collegio di Garanzia del Coni che, contemporaneamente alla decisione della Lega B, ha deciso per la sospensiva della sentenza di fatto favorevole a Novara e Catania, rinviando la discussione nel merito al 7 settembre.
Un tempo troppo lungo: «Perché il Collegio di Garanzia deve impiegare quasi un mese per pronunciarsi – si chiede il Direttore – mentre altre situazioni sono state risolte più velocemente? Si è consumato un golpe, con regole disattese in maniera sistematica da chi pensa di fare il bello e il cattivo tempo. La gestione di pochi pupari – ribadisce il dirigente etneo – ha portato allo sfacelo. Noi perseguiremo penalmente tutte le componenti coinvolte in questa vicenda, nessuna esclusa. Abbiamo fatto istanza al Ministro Giancarlo Giorgetti – precisa Lo Monaco – per aprire un tavolo e verificare il comportamento di Lega B, Figc e Coni». Sullo sfondo di questo vero e proprio caos legato ai ripescaggi è da poco arrivata la notizia che è saltata la minaccia di sciopero dei calciatori di B: il presidente dell’Associazione calciatori Damiano Tommasi, però, si adopererà per far slittare almeno le prime due giornate. L’estate 2018 del calcio italiano continua a essere bollente.