Catania-Potenza 1-1, ecco chi sale e chi scende Che grinta Curiale! Biagianti, cuore di capitano

Il Catania ottiene il secondo pareggio consecutivo del nuovo anno solare (terzo, considerando anche quello col Teramo), continuando a smuovere la classifica, anche se solo a piccoli passi. Al di là del mero risultato sportivo, però, va sottolineata la buona prova a livello di compattezza e grinta della squadra di Lucarelli, contro un Potenza che occupa la quarta piazza del Girone C. Il grave errore di Calapai spiana la strada alla facile rete di Ferri Marini: gli etnei raggiungono il pari grazie a una ingenuità di Giosa che causa un rigore con un ingenuo tocco di mano. E’ di Curiale, migliore dei suoi, la rete del pareggio.

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Curiale – Lucarelli lo aveva pungolato in conferenza stampa, facendogli capire a chiare lettere come fosse arrivato il suo momento. Il numero 11 stavolta risponde presente, con una partita tutta voglia e intensità. Fa a botte col trio di difensori centrali, cercando di far salire la squadra e guadagnare punizioni importanti. Rimane freddo in occasione dell’esecuzione del calcio di rigore: ottima risposta. Lucarelli sarà sicuramente soddisfatto del suo approccio, contro un avversario tra i più rognosi dell’intera categoria.

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Di Molfetta –  Il numero 8 degli etnei si sbatte: tira, crossa e corre come un forsennato, senza però avere fortuna. Nel primo tempo avrebbe potuto chiudere al meglio un cross di Barisic, non riuscendo a battere Ioime da posizione assai favorevole. Nonostante questo errore, però, l’attaccante scuola Milan risulta uno dei più vivaci in squadra, dando il giusto brio alla manovra offensiva e provando a fungere da collante tra il reparto mediano e quello offensivo. Da esterno dà il meglio di sé: anche nelle vesti di trequartista atipico, però, non dispiace. 

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Biagianti – Il capitano si rende protagonista di una prova tutta cuore e sostanza. Unico emblema della vecchia guardia in una squadra ormai in costante rinnovamento, il numero 27 svolge al meglio il suo prezioso ruolo di diga in mezzo al campo, bloccando le avanzate avversarie e cercando di far ripartire al meglio l’azione. Nel secondo tempo pecca di lucidità in alcuni frangenti, non tirando però mai indietro la gamba nei contrasti. Una colonna. 

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Calapai – Spesso uno dei migliori del Catania in questa stagione disgraziata, ma non oggi. Appare sin da subito nervoso e fuori forma, non riuscendo a trovare la migliore connessione possibile con Barisic sulla catena di destra. E’ grave il suo errore in occasione del vantaggio del Potenza, quando non riesce a controllare un cross proveniente da sinistra che gli carambola addosso finendo tra i piedi di Ferri Marini. Si fa ammonire a fine primo tempo, per un fallo evitabile. Scarsa lucidità, oggi, per lui. 

Flop

Barisic – Irritante. E’, con tutta probabilità, il miglior aggettivo per descrivere la prestazione dell’ala slovena. Nel primo tempo corre e sgobba, sbagliando però il tempo degli appoggi e delle giocate nove volte su dieci. Non fa quasi mai la cosa giusta, tranne nell’occasione di un suo cross basso da cui scaturisce la conclusione di Di Molfetta. Nella ripresa Lucarelli lo cambia: il poco pubblico presente lo fischia in maniera sonora, esprimendo in maniera palese il dissenso per la sua gara. 

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Pinto – Le catene difensive di destra e sinistra, quest’oggi, hanno sofferto oltremodo. Se Calapai a destra ha patito la sua scarsa forma, dall’altra parte Pinto si è ritrovato a combattere con lo scatenato Isgrò: il siciliano ex Igea, classe ’86, fa ancora una volta ammattire il terzino rossazzurro, costringendolo a spendere un giallo già a metà del primo tempo. Nella ripresa è bravo a limitare i danni, non fornendo però il giusto apporto in fase offensiva. Prestazione opaca.


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