Obbedivano agli ordini di un capo attualmente in carcere. In un video agghiacciante una discussione sulla necessita' di reperire armi ed usarle
Catania, in un video le dichiarazioni shock: “Spariamogli nella faccia, bastano tre minuti”
OBBEDIVANO AGLI ORDINI DI UN CAPO ATTUALMENTE IN CARCERE. IN UN VIDEO AGGHIACCIANTE UNA DISCUSSIONE SULLA NECESSITA’ DI REPERIRE ARMI ED USARLE
Duro colpo inferto dal Comando Provinciale della G. d. F. catanese al ‘gruppo della Stazione e della Civita’ legato al clan Santapaola – Ercolano. I malavitosi agivano sotto le direttive del capo storico del clan, Zucchero Giuseppe che, nonostante si trovasse in carcere, impartiva disposizioni ai congiunti durante i colloqui in particolare ai reggenti Romano Cristofaro genero e Zucchero Benedetto figlio.
“All’alba di oggi (ieri, ndr), oltre 150 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Catania su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 24 soggetti indiziati in ordine ai delitti di associazione per delinquere di stampo mafioso, ricettazione e detenzione di armi, estorsione, danneggiamento e incendio doloso, usura, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, evasione e rapina a mano armata” si legge in un comunicato stampa degli inquirenti.
Quello che vi mostriamo qui è un video agghiacciante: una intercettazione ambientale in cui si sentono due esponenti della banda parlare della necessità di reperire armi e cominciare a usarle. I due parlano in dialetto, ma ci sono i sottotitoli per chi non avesse dimistIchezza con il siciliano.
Frasi shock, come “spariamogli nella faccia, bastano tre minuti” o “la gente se non spari non ti ascolta”….
Ecco il video: