I dati che riguardano la città etnea sono contenuti nel Global traffic scorecard 2016 stilato da una multinazionale americana. Che però considera la circolazione congestionata come indicatore di un'economia vivace. Le strade catanesi raggiungono il picco di affollamento nel 10 per cento dell'intera giornata. Palermo è terza
Catania decima nella classifica Inrix su traffico I lavoratori trascorrono 15 ore l’anno in coda
Catania è decima nella graduatoria annuale sul traffico veicolare stilata da Inrix, una global company con sede a Washington che produce applicazioni mobili e analisi seriali sulla circolazione viaria. Il suo Global traffic scorecard studia e classifica il traffico veicolare in cinque continenti, 38 nazioni, oltre 1000 città, coprendo più di otto milioni di chilometri di strade. L’edizione 2016 è appena stata pubblicata. Roma è la prima città italiana, seguita da Milano. Palermo è terza.
Oltre che decima su base nazionale, Catania è al 489° posto al mondo tra le città più congestionate. Lo scorso anno era 559sima, ma non era presente nella graduatoria analitica nazione per nazione implementata quest’anno, dunque le due performance non vanno comparate. Partendo da una media base per individuo di 240 giorni lavorativi l’anno, Inrix calcola le ore trascorse ogni anno nel traffico dal singolo cittadino: con queste premesse, per ogni catanese ci sono 15,7 ore passate a strombazzare nel chiuso dell’abitacolo. La classifica utilizza una media ponderata di sette indicatori di traffico che valutano la densità veicolare nelle autostrade e nelle strade urbane, in centro e in periferia, in orari diversi della giornata e nel fine settimana.
Ci sono poi altri dati interessanti che riguardano la città etnea. Le strade catanesi raggiungono il picco di affollamento nel 10 per cento dell’intera giornata, il 6 per cento delle ore diurne. Va detto comunque che Inrix considera la congestione viaria come un dato neutro, che anzi sarebbe sintomo di vivacità economica. Dunque, quando vi ritroverete nel traffico non prendetela a male: voi siete fermi, ma l’economia sta girando.