Catania-Catanzaro 0-2, chi sale e chi scende Marotta, cuore e grinta. Tutti sotto la sufficienza

Quello contro il Catanzaro è uno stop che fa male sia alla classifica che al morale. Il passo indietro della squadra, mai entusiasmante, è infatti palese. I rossazzurri non riescono a produrre gioco, sembrando in difficoltà fisica e in confusione tattica, al cospetto di una squadra superiore in tutti i reparti. Marotta, oggi, ha dato l’impressione in alcuni frangenti di combattere da solo contro la difesa avversaria: il migliore in campo non può che essere lui.

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Alessandro Marotta: stavolta il numero 9 rossazzurro non segna, ma non per colpe sue. La squadra infatti lo assiste poco e male, mentre lui, dal canto suo, prova in tutti i modi a far salire i compagni tenendo in piedi da solo l’intero reparto offensivo. Combatte, suda e lotta l’attaccante campano: farlo da soli, però, è veramente dura. 

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Joel Baraye: il terzino senegalese non fa nulla di trascendentale, per intenderci. Perlomeno, però, prova a dare un po’ di verve sulla fascia sinistra, cercando continue sovrapposizioni per mettere in difficoltà i laterali calabresi. Pecca come sempre di imprecisione, ma un suo tiro cross mette i brividi alla difesa ospite.

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Maks Barisic: per lui vale lo stesso discorso di Baraye. Lo sloveno no è in perfette condizioni fisiche, ma cerca con generosità il fondo tentando di scodellare palloni interessanti per Marotta e Curiale. Recuperare il miglior Barisic sarà fondamentale nelle prossime partite. 

Flop:

Tommaso Silvestri: il numero 5 ha gravi colpe sul vantaggio del Catanzaro, facendosi letteralmente ubriacare da Konate e permettendogli di tirare senza una reale opposizione. Soffre maledettamente il numero 17 del Catanzaro, facendosi ammonire già a metà primo tempo. Nella ripresa sigla un gol, in posizione di fuorigioco.

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Francesco Lodi: i suoi piedi cantano, ma se non sono assistiti dalla corsa diventa tutto più difficile. Il fantasista rossazzurro oggi è stato nervoso ed impreciso, non riuscendo mai ad accompagnare la manovra e non riuscendo a dare manforte in fase di ripiegamento. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più, nonostante la carta d’identità sia un po’ ingiallita ormai.

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Matteo Pisseri: il numero 12 rossazzuro si riscatta parzialmente nella ripresa parando bene su Fischnaller, ma il suo errore sul vantaggio dei calabresi è grave. La conclusione di Kanoute è insidiosa, ma il portiere è in traiettoria e viene sorpreso sul suo palo, facendosi scivolare il pallone. Da lui ci si attende sempre qualcosa in più.


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