Alla stazione del capoluogo etneo il business sulla pelle dei migranti continua, con gli stessi soggetti arrestati ad aprile per ordine della procura di Palermo. Due redattori di MeridioNews si sono finti interessati a organizzare un viaggio per conto di un amico clandestino. Trovando ampia disponibilità a un prezzo esorbitante. Guarda il video
«Catania-Bologna? 2mila euro, partiamo lunedì» Il video dell’incontro con il trafficante di uomini
In via Sturzo, accanto al kebab della stazione centrale di Catania, non è cambiato niente. Gli
scafisti di terra, trafficanti di esseri umani che succedono a quelli che si sono occupati della traversata in mare, sono ancora lì. Pronti a fornire il loro aiuto interessato e costosissimo ai migranti che arrivano in Sicilia. Nonostante molti di loro siano stati arrestati ad aprile a seguito dell’operazione Glauco II, continuano il loro business. Stesse facce, stessi numeri di telefono.
Per conto del programma di La7,
L’aria d’estate, Claudia Campese e Dario De Luca, redattori di MeridioNews, si sono finti interessati all’organizzazione di un viaggio da Catania a Bologna per aiutare un amico senza permesso di soggiorno. Ad accoglierli è il braccio destro di Asghedom Ghermay, capo catanese dell’organizzazione transnazionale sgominata dalla procura di Palermo. Pure lui colpito da misura cautelare, ma rimesso in libertà. E pronto a partire in pochissimi giorni, mettendo a disposizione la sua macchina e i suoi contatti a un prezzo esorbitante. Solo un tassello di un’organizzazione criminale che usa anche la segregazione dei migranti come strumento di ricatto per fare soldi.