Una lite scoppiata in strada e degenerata in una scena di violenza. È accaduto a Castrofilippo, nell’Agrigentino, dove alcuni appartenenti alla famiglia dei nomadi camminanti hanno dato inizio a una rissa vicino alle proprie abitazioni. Due pregiudicati – R.G. e R.P., di 57 e 32 anni – sono stati i primi a scontrarsi, poi un altro soggetto, il 43enne G.G., è intervenuto, tendando di dividere i due. Ma l’uomo di 57 anni, che nel frattempo era corso a casa per armarsi, ha esploso un colpo di carabina ad aria compressa, per poi prendere un coltello da macellaio e colpire al volto e al braccio sinistro il 43enne, recidendogli i tendini.
I carabinieri hanno prestato soccorso alle vittime e identificato l’aggressore. Dopo una perquisizione nella sua abitazione è stato sequestrato un coltello che l’uomo teneva nascosto nell’armadio. R.G. nella comunità dei nomadi è conosciuto come arrotino. Il ferito, G.G., è stato trasportato presso l’ospedale Civico di Palermo, dove è stato sottoposto a un delicato intervento al braccio. L’aggressore è stato rinchiuso nel carcere di Enna. Per l’uomo l’accusa è quella di tentato omicidio pluriaggravato. Nelle prossime ore comparirà davanti all’autorità giudiziaria.
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