Castiglione, vuole «voto di protesta» a verbale Un’elettrice blocca per quasi un’ora un seggio

Le operazioni di voto in una delle sezioni elettorali del Comune di Castiglione di Sicilia si sono arenate per quasi un’ora. Secondo le testimonianze raccolte sul posto, una giovane elettrice del centro etneo ha portato avanti la sua protesta. La donna, presentatasi a votare nella seconda sezione, ha chiesto a lungo al presidente di seggio di essere conteggiata fra i votanti, dunque con un timbro sulla propria tessera elettorale, senza però ritirare la scheda. Inoltre, l’elettrice chiedeva che venisse annotato, sul verbale della sezione accanto al suo nome, la motivazione di tale iniziativa: «Non prendo la scheda per protesta».

L’iniziativa avrebbe colto di sorpresa il personale del seggio. Il presidente, dopo avere chiesto delucidazioni all’ufficio elettorale del posto, ha respinto le richieste della donna. Alla fine, dopo un lungo tira e molla non senza attimi di tensione, la diatriba si è interrotta con l’arrivo delle forze dell’ordine. L’elettrice ha accettato di non rifiutare la scheda, avendola però subito restituita al seggio chiedendo di mettere a verbale i motivi della sua decisione. 

Il cosiddetto non-voto con rifiuto della scheda non è stato disciplinato per legge, sebbene il comportamento sia considerato lecito. Una nota del ministero dell’Interno ha chiarito i contorni della questione. La legge contempla solo il caso in cui l’elettore, dopo essersi registrato e aver preso la scheda, la riconsegni. In tal caso, la norma prevede che l’elettore debba essere conteggiato tra i votanti e la scheda considerata nulla. Questo è stato l’orientamento adottato a Castiglione. Nel caso del rifiuto, secondo le linee guida ministeriali, il presidente può facoltativamente accogliere il non-voto, senza obbligo.

«In realtà, questa forma di protesta rientra nei diritti dell’elettore. Mi sono informata bene – dice a MeridioNews la donna in questione che preferisce rimanere anonima – e ho fatto riferimento a una legge del 1957 che prevede che se un cittadino non si sente rappresentato dalle liste possa presentarsi al seggio con un modulo standard di verbale di protesta da firmare in cinque copie». La donna avrebbe presentato questi fogli per giustificare il proprio rifiuto di prendere in mano le schede elettorali e la matita con cui tracciare l’eventuale segno. «Io non le ho nemmeno toccate perché volevo esercitare il mio diritto di voto in questo modo». Stando al racconto della signora, il presidente le avrebbe però ribadito a voce alta di prendere le schede ed entrare nella cabina. «Intanto, il vice presidente per errore stava dando le mie schede, con il codice alfanumerico che le identificava, a un altro votante entrato nel mio stesso seggio e io mi sono opposta a questa cosa dicendo che davo loro il tempo per informarsi ma che le schede, nell’attesa, andavano messe da parte». 

Nessuna intenzione di creare problemi. Intanto, tutti vengono invitati a uscire dal seggio e il presidente chiama quelli degli altri seggi per discutere anche insieme a loro. «Nel frattempo è arrivato anche il comandante che – afferma la donna – ha confermato che la mia forma di protesta era lecita. A quel punto ho potuto esercitare il mio diritto: sulla mia tessera elettorale è stato apposto il timbro, dunque è stato scritto sul registro il mio voto di protesta anche se io non ho toccato le schede che non sono state nemmeno inserite all’interno degli appositi contenitori».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]