I roghi interessano via XXIV maggio e l'area intorno alla rupe del Castello di Lauria, già toccata nei giorni scorsi. L'allarme ha riguardato anche piazza XI febbraio e l'area dell'ex ospedale. Ma anche nelle frazioni a monte, Passopisciaro e Solicchiata. Preoccupato il sindaco Antonio Camarda
Castiglione, l’assedio delle fiamme al borgo Incendi nelle abitazioni, famiglie evacuate
Un paese sotto assedio. Questo il clima respirato dagli abitanti di Castiglione di Sicilia alle prese con una preoccupante serie di incendi scoppiati uno dietro l’altro nelle ultime settimane. Da ultimo, il borgo stamane si è svegliato avvolto dalla nube di fumi dovuta ad alcuni roghi divampati non soltanto nei terreni circostanti, ma anche all’interno del centro abitato. Questo ha portato anche all’evacuazione di alcune famiglie le cui abitazioni rischiavano di essere investite dalle fiamme. Aggredite dai focolai diversi edifici e garage, sia abbandonati che non.
I roghi principali interessano via XXIV maggio e l’area intorno alla rupe del Castello di Lauria, già toccata nei giorni scorsi. L’allarme ha riguardato anche piazza XI febbraio, l’area dell’ex ospedale e via Federico II. Ma anche nelle frazioni a monte, Passopisciaro e Solicchiata, il fuoco si è ripresentato dopo che nelle scorse settimane anche i vigneti da cui si produce il vino Etna doc erano stati minacciati da vari incendi di probabile matrice dolosa.
A complicare le operazioni di soccorso e spegnimento c’è anche il forte vento caldo che sta soffiando sul paese. «Stiamo fronteggiando una situazione davvero complicata – dice a MeridioNews il sindaco Antonio Camarda – I focolai sono numerosi e spesso in zone impervie, quasi non sappiamo da dove cominciare». A Castiglione, intanto, si stanno radunando le squadre di vigili del fuoco di gran parte dei distaccamenti del Catanese. Presenti anche carabinieri – che monitorano gli accessi al centro storico in piazza San Martino – gli uomini del corpo Forestale e gli operai stagionali del servizio antincendio con diverse autobotti anche dal Comune di Linguaglossa. Al momento, comunque, il primo cittadino esclude che il paese sia finito nel mirino di una strategia incendiaria: «La natura dolosa di qualcuno di questi roghi è molto probabile – ragiona Camarda – ma escludo una regia, siamo di fronte forse all’azione di qualche folle».
Altra nota dolente resta sempre quella di mezzi e risorse da impiegare nel contrasto agli incendi. Al momento, anche oggi la richiesta di supporto aereo che è partita da Castiglione è rimasta inascoltata. «I soccorritori operano in condizioni difficili, c’è bisogno di rinforzi che anche nei giorni scorsi hanno tardato», aggiunge infine il sindaco.