Caso Velardi, tracce di graffi sul cadavere «Almeno due assassini, tra cui una donna»

Dei graffi sulla schiena. Segni lasciati da unghie dalla forma appuntita. Forse femminili. E’ l’esistenza di almeno due assassini, tra cui una donna, la nuova pista seguita da Giuseppe Lipera, legale di Fabio Matà, il figlio di Maria Concetta Velardi, la vedova trovata morta al cimitero di Catania lo scorso 7 gennaio. Dallo studio delle immagini dell’autopsia sul corpo della vittima, il pool di legali e di esperti coordinati da Lipera avrebbe scoperto non pochi dettagli finora trascurati e che questa mattina ha chiesto di approfondire tramite la riesumazione del cadavere. Non senza polemica sui lunghi tempi burocratici delle indagini e sull’iscrizione del figlio della vedova nel registro degli indagati.

«Attraverso l’esame delle fotografie della salma c’è un dato inconfutabile che ci porta a pensare che una donna abbia potuto partecipare all’assassinio di Maria Concetta Velardi – spiega Lipera – Si tratta di graffi. E di altri dettagli che ci fanno ipotizzare come il corpo sia stato martoriato da almeno due persone». Tra cui appunto un presunta assassina. «L’immagine delle unghiate sembra più verosimilmente compatibile con il profilo di una donna – aggiunge il medico legale Antonella Milana – Perché hanno un tratto appuntito e non tondo, come di solito si riscontra sugli uomini. Adesso sarà necessario verificare eventuali tracce biologiche sul cadavere». Tra cui i capelli «che ho visto con i miei occhi stretti nel pugno della vittima – continua Lipera – Nei telefilm vediamo che queste analisi si risolvono in poche ore, noi invece dobbiamo aspettare marzo».

Quando è fissato il prossimo appuntamento per i nuovi accertamenti sugli oltre 50 reperti prelevati dalla scena del delitto. Cominciati a Catania nei giorni successivi all’omicidio, gli esami proseguono adesso a Palermo. Tranne che per alcune analisi non ripetibili, come quelle se si terranno a febbraio presso la polizia scientifica etnea. Tempi troppo lunghi, secondo Lipera, che critica anche il silenzio delle istituzioni su un caso tutt’ora misterioso. «Dal 7 gennaio chi frequenta il cimitero ha paura perché non si scopre questo benedetto assassino – si scalda il legale – Eppure al funerale della signora Velardi nessuna autorità si è alzata per dire “Stiamo provvedendo alla sicurezza del cimitero”».

Un silenzio che non corrisponde a quello che dovrebbe essere imposto alle indagini, si arrabbia ancora di più l’avvocato. Dal 24 gennaio, Fabio Matà non è più solo l’uomo che ha trovato per primo il corpo senza vita della madre, colpita da un pesante masso. Per gli inquirenti è anche un sospettato, uno dei tre indagati delle indagini. «Ma a venire fuori è stato solo il suo nome – tuona l’avvocato Lipera – Fabio Matà per tutti è già il mostro». Gli altri due indagati sono un 37enne, Agatino Dottore e M. M., 57 anni. Rispettivamente, secondo le prime informazioni, il giovane di San Giorgio interrogato la notte dopo l’omicidio per aver incontrato la vittima quella mattina al cimitero e il signore di bella presenza che è stato presto ribattezzato l’uomo delle caramelle per la sua abitudine ad offrire dolciumi alla signore che frequentano il campo santo etneo, tra cui la vedova Velardi.

«Così io mi ritrovo ad essere in contemporanea il legale che difende l’indagato e quello che rappresenta la parte offesa. In 40 anni di carriera non mi era mai successo», commenta Lipera. Che aggiunge: «Data per scontata l’estraneità di Matà, gli altri due indagati sono incompatibili tra di loro. E’ insomma impossibile che siano stati complici, quindi uno di loro non c’entra niente». «Li conosco entrambi – ammette Fabio Matà, che ascolta in silenzio il suo legale, seduto alla sua sinistra – Un normale rapporto di conoscenza dentro al cimtero». Dove tutto comincia e, per il momento, si ferma.

[Nella foto, da sinistra: il medico legale Antonella Milana, l’avvocato Giuseppe Lipera e il figlio della vittima Fabio Matà]


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Sono le novità nel caso della vedova trovata morta al cimitero lo scorso 7 gennaio annunciate da Giuseppe Lipera, legale di Fabio Matà, figlio della vittima e tra gli indagati. Per approfondire i nuovi dettagli il legale ha chiesto questa mattina la riesumazione del corpo della donna. Non senza polemica sui lunghi tempi burocratici per le analisi degli oltre 50 reperti prelevati dalla scena del delitto, il silenzio delle autorità su un caso che resta misterioso e il nome del suo assistito trapelato da ambienti giudiziari: «Per tutti è già il mostro», tuona l'avvocato

Sono le novità nel caso della vedova trovata morta al cimitero lo scorso 7 gennaio annunciate da Giuseppe Lipera, legale di Fabio Matà, figlio della vittima e tra gli indagati. Per approfondire i nuovi dettagli il legale ha chiesto questa mattina la riesumazione del corpo della donna. Non senza polemica sui lunghi tempi burocratici per le analisi degli oltre 50 reperti prelevati dalla scena del delitto, il silenzio delle autorità su un caso che resta misterioso e il nome del suo assistito trapelato da ambienti giudiziari: «Per tutti è già il mostro», tuona l'avvocato

Sono le novità nel caso della vedova trovata morta al cimitero lo scorso 7 gennaio annunciate da Giuseppe Lipera, legale di Fabio Matà, figlio della vittima e tra gli indagati. Per approfondire i nuovi dettagli il legale ha chiesto questa mattina la riesumazione del corpo della donna. Non senza polemica sui lunghi tempi burocratici per le analisi degli oltre 50 reperti prelevati dalla scena del delitto, il silenzio delle autorità su un caso che resta misterioso e il nome del suo assistito trapelato da ambienti giudiziari: «Per tutti è già il mostro», tuona l'avvocato

Sono le novità nel caso della vedova trovata morta al cimitero lo scorso 7 gennaio annunciate da Giuseppe Lipera, legale di Fabio Matà, figlio della vittima e tra gli indagati. Per approfondire i nuovi dettagli il legale ha chiesto questa mattina la riesumazione del corpo della donna. Non senza polemica sui lunghi tempi burocratici per le analisi degli oltre 50 reperti prelevati dalla scena del delitto, il silenzio delle autorità su un caso che resta misterioso e il nome del suo assistito trapelato da ambienti giudiziari: «Per tutti è già il mostro», tuona l'avvocato

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]