La magistrata del tribunale del Lavoro Caterina Musumeci ha emesso la sua sentenza sulla vicenda dell'ex capo dei giornalisti di Palazzo degli elefanti, spostato ad altri incarichi dopo l'elezione del primo cittadino Enzo Bianco. Ora Molino dovrà tornare al posto dal quale era stato «illegittimamente» rimosso
Caso ufficio stampa, giudice reintegra Nuccio Molino «Mortificato e marginalizzato sul piano professionale»
«Illegittimo demansionamento». È la sentenza che la giudice del tribunale del Lavoro Caterina Musumeci ha emesso a proposito del caso dell’ufficio stampa del Comune di Catania, retto – fino all’elezione del sindaco Enzo Bianco – dal giornalista Nuccio Molino. Poi, dopo la vittoria del primo cittadino, spostato in altri uffici. Così Palazzo degli elefanti è adesso «condannato a destinare il ricorrente all’espletamento delle mansioni corrispondenti alla qualifica posseduta (redattore capo)». Secondo la magistrata, sarebbe stato «provato il demansionamento, la mortificazione sul piano professionale e la volontaria marginalizzazione e allontanamento del lavoratore dal settore strategico dell’ufficio stampa». Il tutto per circa 29 mesi, a partire dal 15 luglio 2013. Rimane ancora da decidere, invece, la questione del risarcimento danni richiesto Molino e per un ammontare di circa 200mila euro. A proposito di quello, la giudice non si è ancora pronunciata.
Nella sua ricostruzione, Molino racconta di essere stato invitato a chiedere un periodo di ferie pochi minuti dopo l’elezione del sindaco Bianco, «per fare decantare la nuova situazione». Cosa che effettivamente sceglie di fare. A luglio del 2013, però, Molino viene trasferito alla direzione Sport, per via di quelle che il provvedimento comunale di spostamento chiama «esigenze legate allo sviluppo della comunicazione nell’ambito delle politiche sportive, cui l’amministrazione attribuisce rilevante importanza». Il nuovo ufficio di Molino si trova allo stadio Angelo Massimino, a Cibali, ben lontano da quel Palazzo degli elefanti in cui fino ad allora era stato il braccio destro dell’ex primo cittadino di centrodestra Raffaele Stancanelli.
Da quel momento in poi, una serie di traslochi da un ufficio all’altro e da una direzione all’altra. L’ultimo, negli ultimi mesi del 2017, all’ufficio Politiche comunitarie di Palazzo Gandolfo. Su questa vicenda, la procura di Catania ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di concorso in abuso d’ufficio per dirigenti ed ex dirigenti del Comune etneo. Tra gli indagati era spuntato anche il nome del sindaco Enzo Bianco. Fatto, quest’ultimo, che però – il mese scorso – non ha trovato conferma. Adesso, in attesa di novità da piazza Verga, il tribunale del Lavoro ha messo un primo punto fermo: il giornalista Molino dovrà tornare al suo posto. Così rimane in attesa di un ordine di servizio che lo riporti a gestire l’ufficio stampa di Palazzo degli elefanti.