Il perito nominato dal tribunale ha richiesto 90 giorni di tempo per le trascrizioni delle telefonate che riguardano l’ex primario di Villa Sofia, l’ex manager Giacomo Sampieri e altri tre imputati accusati a vario titolo di truffa, abuso e tentato abuso d’ufficio. Il procedimento entrerà nel vivo a gennaio, quando saranno sentiti i testimoni
Caso Tutino, al vaglio più di 160 intercettazioni Si analizzano anche mail e messaggi whatsapp
Sono tra le 160 e le 180 le trascrizioni delle intercettazioni ambientali e telefoniche affidate al perito Roberto Genovese durante l’udienza di questa mattina nell’ambito del processo a carico dell’ex primario di Villa Sofia, Matteo Tutino, imputato per concorso in truffa aggravata e abuso d’ufficio. Insieme al chirurgo plastico, difeso dall’avvocato Carlo Taormina, sono rinviati a giudizio anche Giacomo Sampieri, ex manager dell’ospedale palermitano, Damiano Mazzarese, dirigente del dipartimento di anestesia e rianimazione dell’azienda ospedaliera, l’ispettore della Digos Giuseppe Scaletta e la moglie genetista Mirta Baiamonte, accusati a vario titolo di truffa, abuso d’ufficio e tentato abuso d’ufficio.
Il pm Luca Battinieri ha depositato l’elenco delle trascrizioni richieste, in accordo con i difensori. Particolare attenzione è stata posta per le conversazioni intercettate il 14 e il 16 aprile 2014 fra Tutino e Vincenzo Galioto, direttore dell’unità operativa di Odontostomatologia di Villa Sofia, come chiesto dalla difesa dell’ex primario. Saranno, invece, oggetto di perizia informatica tutti gli atti documentali come gli sms, i messaggi inviati tramite indirizzo e-mail o attraverso viber e whatsapp. Il dibattimento entrerà nel vivo a partire da gennaio, quando si comincerà a sentire i testimoni chiamati in causa. Il perito della procura, invece, ha chiesto 90 giorni per poter completare tutte le trascrizioni, se ne parlerà a inizio maggio.