Caso Sirti, lavoratori a rischio in corteo in via Etnea «La riorganizzazione aziendale costa 833 esuberi»

Il numero preciso è 833: sono questi i potenziali esuberi (su 3692 addetti totali) immaginati dalla Sirti, l’azienda che si occupa di telecomunicazioni e che lavora su tutto il territorio nazionale. In provincia di Catania, a rischiare il posto di lavoro sono i 148 dipendenti di Belpasso, a cui vanno aggiunti – per il territorio siciliano – i 152 di Carini, in provincia di Palermo. Eppure il settore delle telecomunicazioni non sarebbe in crisi. Lo ribadiscono i sindacalisti e i lavoratori, scesi in corteo questa mattina: da piazza Roma a via Etnea, fino ai balconi della prefettura, per chiedere attenzione su una vertenza che domani registra un appuntamento importante: l’appuntamento, al ministero dello Sviluppo economico, per valutare le possibili soluzioni.

In strada nel capoluogo etneo ci sono circa duecento persone. Reggono gli striscioni dei sindacati e raccontano la preoccupazione per quella procedura di licenziamento collettivo già avviata. «Se è vero che questo è il governo del cambiamento, deve risolvere la situazione», dicono in molti. «I motivi del licenziamento non sono legati alla crisi – dichiara a MeridioNews Rosy Scollo, della Fiom Cgil catanese – Si tratta si una riorganizzazione aziendale: in altri termini, la società vuole fare a meno dei lavoratori e non perché le manchino le commesse». Ma perché, con il sistema dei subappalti, è possibile portare avanti le commesse con costi inferiori, usando altre piccole aziende o cooperative. «Riducendo ulteriormente le tutele».

«Il nostro obiettivo è esuberi zero – attacca ancora la sindacalista – Vogliamo un tavolo di concertazione a cui siano presenti anche i colossi, come Telecom e Open fiber, affinché attuino una politica etica del lavoro». La vertenza Sirti «per le dinamiche dirompenti con cui è stata avviata (procedura di licenziamento collettivo) ha di fatto disorientato le altre aziende del settore, con il rischio di un effetto domino», si legge nel documento unitario siglato da Fim, Fiom e Uilm. «Il settore delle Tlc – continuano i sindacati – è da tempo impattato da forti tensioni dovute all’innovazione tecnologica (progressiva riduzione della rete rame), metodologie di assegnazione delle gare (massimo ribasso), proliferazione delle aziende partecipanti a gare».

Gabriele Patti

Recent Posts

Chiesto il rinvio a giudizio per i presunti mandanti dell’omicidio del sindacalista Mico Geraci

La procura ha chiesto al gup di Palermo Lorenzo Chiaramonte il rinvio a giudizio dei presunti mandanti…

7 ore ago

Catania, bambina muore subito dopo il parto. Presentato esposto in Procura

Una neonata è morta ieri subito dopo il parto nell'ospedale Garibadi-Nesima di Catania. A dare la…

8 ore ago

Siccità in Sicilia, il ministero delle Infrastrutture approva il piano per i dissalatori: costerà 50 milioni con fondi regionali

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rende noto che oggi, alla presenza del ministro…

8 ore ago

Palermo, in una dimostrazione a scuola davanti a dei bambini la polizia municipale spara a salve e simula un arresto

Una dimostrazione davanti a bambini e bambine dell'asilo e della scuola primaria, con colpi di…

9 ore ago

Processo per il depistaggio sulla strage di via D’Amelio, rinviati a giudizio quattro poliziotti. Il pm: «Assoluta malafede»

Rinviati a giudizio con l'accusa di depistaggio. Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e…

13 ore ago

Siracusa, 16enne accoltella un ragazzo che ha offerto una sigaretta alla sua fidanzata: arrestato

Avrebbe accoltellato un 19enne perché quest'ultimo ha offerto una sigaretta alla sua fidanzata. Un 16enne…

14 ore ago