Caso Biondo, su Facebook falsi profili di Mario La madre: «Usano sue foto per fare conquiste»

Si chiamano uno Julio Sanz e l’altro Pippo Pelo Falcone due, facendo presupporre che si tratti addirittura di un secondo profilo. Non sono, però, i due classici utenti di Facebook, dal momento che a campeggiare in primo piano sono le foto di Mario Biondo, il cameraman palermitano trovato morto nella sua casa di Madrid il 30 maggio 2013. Il primo lo mostra sorridente al mare, sia nella foto profilo sia in quella di copertina. Il secondo, invece, ne prende in prestito una del giorno del matrimonio. Come farsi scoprire da un morto? I due uomini, però, non hanno fatto i conti con la famiglia, che si è accorta della situazione e ha prontamente segnalato i due profili falsi. «Purtroppo non è la prima volta che usano le foto di mio figlio, lo hanno già fatto in passato» spiega a MeridioNews Santina D’Alessandro, mamma di Mario. «Abbiamo fatto le opportune segnalazioni e Facebook ha già rimosso tutto» continua la donna, che sui social si sfoga con i numerosi utenti che seguono con interesse gli sviluppi del caso. I contatti vicini alla famiglia Biondo, infatti, restano turbati dalla vicenda che, puntualmente, torna a ripetersi. «È da bastardi mettersi a giocare con il dolore di chi vive una tragedia» scrive Francesca, «vuole farsi pubblicità?» si chiede invece Daniela. Solidarietà anche dai contatti spagnoli: «Cuanta maldad hay!» dice Lidia alludendo alla cattiveria della gente.

«Potrebbe essere qualcuno che cerca di cuccare usando le foto di mio figlio» dice secca la madre, convinta che la chiave del mistero ruoti intorno alla bellezza del figlio. Un’estate movimentata, quindi, per la famiglia Biondo, che attende ancora che la Procura di Palermo si esprima ufficialmente sui nuovi documenti presentati a giugno e firmati dall’esperto in antropometria forense Maurizio Cusimano, che dimostrerebbero la tesi dell’omicidio. Sul fronte spagnolo, invece, le porte rimangono tutte chiuse. Le autorità saranno costrette a collaborare qualora qui a Palermo si giunga a conclusioni ben diverse da quelle stabilite in prima battuta. «La relazione di Cusimano è inattaccabile in tutte le sue parti e dimostra che sia fisicamente sia scientificamente è impossibile che Mario sia morto nel posto in cui è stato ritrovato» continua la donna. «La cosa peggiore è senza dubbio scoprire che Raquel Sanchez Silva si è appellata per non fare aprire il caso, palesando inequivocabilmente le sue intenzioni. È una cosa devastante» dice Santina dell’ex nuora spagnola. «Lei fa ostruzionismo, ci sta pugnalando alle spalle in una maniera allucinante. Ovviamente lei in Spagna non dice nulla, non rilascia interviste da allora, per lei non si deve parlare di Mario – continua la madre, che si fa dubbiosa – Sembra che abbia quasi paura dell’ipotesi di riapertura del caso anche a Madrid, non possiamo che chiederci perché? Cosa nasconde?».

Riapertura che in Spagna sembra restare un’eventualità remota. Le autorità hanno infatti respinto ufficialmente a luglio le richieste della famiglia Biondo e dei legali. «No existen indicios de la comisió de un delito», cioè non ci sono prove di un crimine, si legge nei documenti inviati da Madrid, e ancora: «No es procedente reiniciar una investigación sin la más mínima evidencia de que los hechos denunciados puedan haber ocurrido», impossibile riaprire un’indagine senza la minima prova che potrebbe essersi verificato quanto sostenuto dai familiari. In Italia il caso resta aperto per omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione contro ignoti, malgrado la stampa spagnola sia convinta del contrario. «La Procura di Palermo dovrebbe pronunciarsi a breve sul materiale che abbiamo consegnato. Speriamo che rispettino le nostre aspettative e che indaghino un paio di persone» dice la signora Biondo, che aggiunge: «Abbiamo chiesto la destituzione del professore Paolo Procaccianti, che era stato rinominato dal tribunale per integrare la sua prima relazione in base alle foto della scena del crimine che la Procura ha portato finalmente dalla Spagna e che lui, invece di valutare, ha ignorato, scegliendo di fare passare il nostro perito di parte per un incompetente» dice senza troppi giri di parole. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]