«Vergogna, fare esibire un personaggio che canta solo ai matrimoni di mafiosi e camorristi e si esibisce con canzoni contro il 41bis». È questa la prima parte di un testo comparso in alcuni manifesti che nei giorni scorsi sono stati affissi nel territorio di San Giovanni Teatino, piccolo Comune in provincia di Chieti. I riferimenti […]
Manifesti contro evento del neomelodico De Martino: «Inneggia alla mafia». Sindaco: «Il prete ha la lista delle canzoni»
«Vergogna, fare esibire un personaggio che canta solo ai matrimoni di mafiosi e camorristi e si esibisce con canzoni contro il 41bis». È questa la prima parte di un testo comparso in alcuni manifesti che nei giorni scorsi sono stati affissi nel territorio di San Giovanni Teatino, piccolo Comune in provincia di Chieti. I riferimenti sono al cantante Daniele De Martino, nato a Palermo nel 1995. Il neomelodico è finito sotto i riflettori per un concerto che dovrebbe tenersi lunedì 21 agosto a chiusura dei festeggiamenti in onore di San Rocco. Musica e religione con in mezzo le accuse nei confronti del cantante destinatario di un avviso orale da parte del questore di Palermo a giugno dello scorso anno. Qualche mese dopo, arrivò lo stop a un concerto che si sarebbe dovuto tenere a Mondello e successivamente venne fermata un’esibizione organizzata a Sezze, in provincia di Latina.
A destare più di una preoccupazione sono i rapporti ambigui del neomelodico, i testi di alcune canzoni e i contenuti dei post apparsi sui profili social. Famosi restano i selfie finiti su Facebook con i mafiosi Francolino e Nino Spadaro, figli di Tommaso Masino Spadaro, morto a 82 anni e condannato, tra l’altro, all’ergastolo per l’omicidio del maresciallo dei carabinieri Vito Ievolella, il 10 settembre 1981. Nel 2021 De Martino si esibì in occasione di un matrimonio a Palmi, ma durante l’evento non era presente il padre della sposa perché detenuto per narcotraffico e ‘Ndrangheta. «Non ha avuto la possibilità di portarti all’altare perché purtroppo alcune volte bisogna avere forza anche in questo, però una cosa è certa – disse il cantante prima di esibirsi – un giorno tornerete ad abbracciarvi tutti insieme. Chi nasce libero non può morire prigioniero».
Adesso, cosa ne sarà del concerto del 21 agosto? Al momento, l’ipotesi di uno stop sembra lontana nonostante l’esplicito invito nei manifesti affissi a San Giovanni Teatino. «Il prefetto di Latina – si legge in un altro passaggio – ha vietato il suo concerto. Da ex tutore della legge, mi vergogno». Sul punto si è tenuto un incontro nei locali della prefettura di Chieti alla presenza del delegato del questore e delle forze dell’ordine. «Il parroco ha garantito per questo artista, lo ha sentito, e ha avuto anche l’elenco delle canzoni che canterà dal palco per rallegrare la serata. Per questo siamo pronti ad accogliere De Martino e mi auguro che sarà una bellissima serata», ha spiegato in un’intervista alla tv locale Rete8 il sindaco di San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente.
Stando alle parole del primo cittadino, nell’elenco fornito dal cantante al parroco Massimo D’Angelo non ci sarà Si nu pentitu. «Quando stavi fuori ti atteggiavi – è un passaggio della canzone – quanto ti hanno chiuso ti è mancata l’aria, hai avuto paura delle squadre avversarie così hai avuto questa bella pensata di fare il pentito. Tu ci hai tradito, ora sei stipendiato senza fare reati». Altra canzone finita sotto la lente d’ingrandimento è Comando Io. Nel video, interpretato dallo stesso De Martino, si vede il cantante palermitano, appena uscito di prigione, che si vendica nei confronti di un uomo che gli aveva ucciso il padre. Armi, pistole e agguati in un filmato in cui compare anche il cantante catanese Niko Pandetta, attualmente detenuto. De Martino, dopo la polemica scoppiata a San Giovanni Teatino, si è limitato a condividere un video su Tik Tok – profilo con oltre 640mila follower – con un servizio tv in cui il sindaco conferma l’evento. «Bisogna prendere esempio da queste persone – scrive – non da quelle che sono sempre pronte a giudicare e puntare il dito contro senza sapere e conoscere una persona, un ragazzo che amano tutti, soprattutto i bambini».