Caro bollette, «si rischia di cadere nelle mani degli usurai» L’allarme di Confcommercio e insegne spente per protesta

C’è l’ombra dell’usura sul dramma che ormai da tempo vivono le imprese, messe in ginocchio da
bollette che, in alcuni casi, sono addirittura quintuplicate. Per alcuni si tratta dell’ultima spiaggia
«per non arrendersi alla tempesta che si sta abbattendo soprattutto sul settore della
somministrazione».
A lanciare l’allarme è il presidente dei ristoratori catanesi di Fipe Confcommercio Giovanni
Trimboli
che mette in guardia: «Stiamo risvegliando il mostro mafioso dormiente».
Parole forti che pongono l’accento sulla disperazione di chi, per pagare le utenze e non chiudere la
propria attività, decide di rivolgersi agli usurai.
«In un momento storico come questo – dichiara Trimboli – la criminalità trova terreno fertile tra le
imprese in difficoltà a cui viene negato l’accesso al credito bancario». 

L’appello è ancora una volta al governo nazionale perché «metta in campo tutti gli strumenti per
affrontare questa emergenza
». Negli ultimi giorni sono state diverse le grida di allarme lanciate da diversi esercenti catanesi che, a causa dell’aumento dei costi in bolletta, rischiano di dovere abbassare definitivamente le saracinesche delle loro attività, alcune anche storiche come i bar Spinella, Prestipino Caffè epoca e la pasticceria di Zafferana Etnea Donna Peppina

Ribadendo che dal fenomeno mafioso dell’usura si può uscire solo denunciando, Trimboli ricorda l’appuntamento in programma domani, giovedì 15 settembre, alle 20,
con La Sicilia spegne le insegne. Un’iniziativa contro il caro bollette, organizzata da Fipe
Confcommercio
regionale, che vedrà le luci delle attività commerciali spegnersi simultaneamente in
tutta l’Isola in segno di protesta.
«Siamo coscienti che è solo l’inizio di un duro braccio di ferro che ci vedrà contrapposti a chi sta
speculando senza fare niente. Ci è stato detto che era il prezzo di mercato che cresceva. Una
spiegazione riduttiva dal momento che si potrebbe intervenire su accise e Iva. Sarebbe inoltre
auspicabile – conclude Trimboli – l’apertura di un tavolo di crisi nazionale per trovare anche
soluzioni condivise con gli istituti di credito e non abbandonare al proprio destino chi non trova
altra via d’uscita per non perdere i sacrifici di una vita».

Redazione

Recent Posts

Catania, i dettagli sul concerto di Capodanno in piazza Duomo: le aree di sosta e gli orari dei mezzi pubblici

Il Comune di Catania ha diffuso una nota con la quale fornisce alcuni dettagli utili…

44 minuti ago

Misterbianco, sequestrati oltre quattromila botti illegali

Oltre quattromila botti illegali, per un peso di oltre 170 chili di prodotti pirotecnici, appartenenti alle categorie…

1 ora ago

Incidente sull’autostrada Palermo-Trapani: un tir è uscito fuori strada. Chiusa una carreggiata

Incidente sull'autostrada A29 Palermo-Trapani. Un tir che trasporta delle bombole di gas è uscito di…

4 ore ago

Palermo, furto con spaccata nella lavanderia Speed Queen: rubati 500 euro

Furto con spaccata nella lavanderia self service Speed Queen, a Palermo. Alcuni ladri sono riusciti…

5 ore ago

Palermo, tre giovani feriti dallo scoppio di petardi: sono ricoverati al Policlinico

Tre giovani sono finiti in ospedale per ferite causate dallo scoppio di petardi. Oltre al…

7 ore ago

Palermo, nel quartiere Zen 2 due arresti per spaccio di droga

Due arresti per spaccio di droga a Palermo. Un 23enne e un 36enne, già noti…

7 ore ago