Caro benzina in Sicilia, arriva l’Antitrust

La protesta dà la ‘sveglia’ al governo regionale presieduto da Raffaele Lombardo che, messe da parte precari e stabilizzazioni, ha trovato il tempo, ala buon’ora, di accorgersi che i siciliani pagano la benzina ad un prezzo che è il più elevato d’Italia. Una beffa, visto che da noi si raffina oltre il 40 per cento circa del greggio avendo in cambio solo inquinamento dell’ambiente, visto che le imposte se si porano nel Nord Italia in barba all’articlo 37 dello Statuto siciliano.
Ora il governo regionale sembra s sia svegliato. “L’Autorità garante della concorrenza e del mercato – informa un comunicato della presidenza della regione siciliana – ha deciso di inviare una dettagliata richiesta di informazioni a 11 compagnie petrolifere per verificare l’andamento dei prezzi dei carburanti in Sicilia. La decisione dell’Antitrust, intervenuta a seguito di un esposto presentato dal governo Lombardo, mira a verificare eventuali anomalie e per accertare l’esistenza di eventuali pratiche concordate tra le imprese che portano la Sicilia a essere la Regione con i costi del carburante più alti d’Italia”.
“Si tratta – affermano il presidente della Regione, Raffaele Lombardo e l’assessore per l’Economia, Gaetano Armao, dopo la comunicazione dell’Antitrust – di un’iniziativa seria e concreta che il governo regionale ha preso per intervenire subito in un settore tanto delicato quanto decisivo per l’economia siciliana”.
“A seguito di questo intervento – si legge nella nota dell’Autorità – le compagnie dovranno fornire, in breve tempo, agli uffici dell’Antitrust dettagliate informazioni sui prezzi consigliati agli impianti siciliani e alle regioni del Sud, su quelli medi nazionali della rete stradale e autostradale. Le compagnie dovranno fornire, inoltre, informazioni sulle caratteristiche della rete di distribuzione dei carburanti in Sicilia, nonché sul sistema logistico esistente e, in generale, sulle modalità di approvvigionamento del prodotto utilizzate da ognuna di esse”.
La Sicilia concorre per oltre il 40 per cento al raffinato nazionale, con un gettito effettivo sulla raffinazione pari a circa 1,3 miliardi di euro annui, senza che tutto ciò comporti un reale beneficio al bilancio della Regione. Poiché in Sicilia operano 5 raffinerie (su un totale di 17 in Italia), che hanno una capacità di trasformazione pari al 40,33% degli oli combustibili prodotti nel Paese, è ipotizzabile che si potrebbero incassare solo per la quota prodotta in regione circa 9 miliardi di euro.

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La protesta dà la ‘sveglia’ al governo regionale presieduto da raffaele lombardo che, messe da parte precari e stabilizzazioni, ha trovato il tempo, ala buon’ora, di accorgersi che i siciliani pagano la benzina ad un prezzo che è il più elevato d’italia. Una beffa, visto che da noi si raffina oltre il 40 per cento circa del greggio avendo in cambio solo inquinamento dell’ambiente, visto che le imposte se si porano nel nord italia in barba all’articlo 37 dello statuto siciliano.

La protesta dà la ‘sveglia’ al governo regionale presieduto da raffaele lombardo che, messe da parte precari e stabilizzazioni, ha trovato il tempo, ala buon’ora, di accorgersi che i siciliani pagano la benzina ad un prezzo che è il più elevato d’italia. Una beffa, visto che da noi si raffina oltre il 40 per cento circa del greggio avendo in cambio solo inquinamento dell’ambiente, visto che le imposte se si porano nel nord italia in barba all’articlo 37 dello statuto siciliano.

La protesta dà la ‘sveglia’ al governo regionale presieduto da raffaele lombardo che, messe da parte precari e stabilizzazioni, ha trovato il tempo, ala buon’ora, di accorgersi che i siciliani pagano la benzina ad un prezzo che è il più elevato d’italia. Una beffa, visto che da noi si raffina oltre il 40 per cento circa del greggio avendo in cambio solo inquinamento dell’ambiente, visto che le imposte se si porano nel nord italia in barba all’articlo 37 dello statuto siciliano.

La protesta dà la ‘sveglia’ al governo regionale presieduto da raffaele lombardo che, messe da parte precari e stabilizzazioni, ha trovato il tempo, ala buon’ora, di accorgersi che i siciliani pagano la benzina ad un prezzo che è il più elevato d’italia. Una beffa, visto che da noi si raffina oltre il 40 per cento circa del greggio avendo in cambio solo inquinamento dell’ambiente, visto che le imposte se si porano nel nord italia in barba all’articlo 37 dello statuto siciliano.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]