La manifestazione acese continua a tenere banco. Sotto i riflettori il documento, prodotto dal presidente della Fondazione, dove si confrontano entrate e uscite che non coinciderebbero con il bilancio di previsione. Discussione in consiglio comunale
Carnevale Acireale, polemiche su relazione economica Fazzio: «Non è un bilancio». Dubbi sulla Festa dei fiori
Alla vigilia della seconda manifestazione carnevalesca primaverile, l’edizione invernale che Acireale si è appena lasciata alle spalle continua a fare parlare di sé. A finire sotto i riflettori è la relazione prodotta dalla Fondazione Carnevale Acireale. All’interrogazione parlamentare depositata dal deputato dem Luca Sammartino, che avanzava perplessità sulla legittimità dell’adozione del ticket d’ingresso e sulla gestione dei parcheggi, è seguita una lettera ispettiva da parte dell’assessorato regionale alle Autonomie locali: dal Comune, però, dicono di avere già risposto.
Il documento, firmato dal presidente Orazio Fazzio, è datato 9 aprile. Lo stesso giorno in cui in consiglio comunale ha riportato le entrate e le uscite della manifestazione di febbraio. Nel piano previsionale di spesa della Fondazione si parlava di circa 490mila euro di entrate dallo sbigliettamento, ma nell’ultimo documento si superano di poco i 320mila euro. A destare perplessità sono alcune voci specifiche, in particolare quella sul «contributo del Ministero dei Beni culturali» percepito a luglio del 2018 da investire per la manifestazione invernale: da 71mila euro, come riportato nel bilancio previsionale di dicembre, nell’ultima relazione si raddoppia (142mila euro) prendendo in considerazione il contributo del 2019 che ancora deve arrivare.
«La relazione che ho presentato una settimana fa è parziale perché prende in considerazione le entrate e le spese che abbiamo con certezza – puntualizza Fazzio a MeridioNews – Mentre il bilancio previsionale che abbiamo prodotto a dicembre riguardava l’intera manifestazione, che comprende sia il Carnevale invernale che la Festa dei fiori». Il presidente della Fondazione, infatti, assicura che si arriverà ai 490mila euro con lo sbigliettamento e gli sponsor per la Festa dei fiori. «È vero che il contributo del ministero dei Beni culturali per quest’anno deve ancora arrivare ma, essendoci aggiudicati il bando, è un’entrata certa».
Il presidente, inoltre, fa notare che sono state affrontate anche spese dell’anno precedente e che ci sono contributi che ancora devono arrivare. «Tutte queste voci sono state inserite nella relazione. Poi – aggiunge – dobbiamo ancora ricevere i contributi comunale e regionale. Quest’ultimo che è sempre stato di 50mila euro quest’anno è stato dimezzato». Nella colonna delle uscite a saltare all’occhio sono i soldi predisposti per i premi dei carri infiorati: la Fondazione prevedeva 130mila euro. Nell’ultima relazione, però, la cifra si è azzerata. «Queste somme – risponde Fazio – verranno inserite alla fine delle due manifestazioni».
Diverse le arringhe da parte dei consiglieri di opposizione contro la relazione. Un documento che «non ci è stato mai presentato – dichiara il consigliere Michele Di Re – Avevamo chiesto di averla in anticipo per poterne visionare i numeri». Preoccupazione esprime la consigliera Sabrina Renna, per la quale «c’è la possibilità che non ci siano i soldi per la Festa dei fiori, sembra infatti che tutti i contributi siano stati spesi. Inoltre – aggiunge – il presidente Fazzio ha abbandonato l’aula prima della chiusura dei lavori. Un grave atto nei confronti del consiglio comunale». Su questo punto Fazzio replica che «avevo già detto che sarei dovuto andare via a quell’ora per motivi familiari».
«Ho finito di redigere la relazione la sera prima – spiega Fazzio – e presentarla in anticipo non era un obbligo, perché non è un atto deliberativo del consiglio comunale». Intanto, in attesa di una eventuale prossima seduta consiliare sull’argomento, Fazzio assicura che tutto viaggia secondo le previsioni e i fondi per la Festa dei fiori ci sarebbero. «Ci sono da considerare lo sbigliettamento, gli sponsor e le parti di contributi che devono ancora arrivare», conclude il presidente della Fondazione.