Caritas ed Emma Bonino insieme a difesa delle Ong Domani Moas a Catania. «Felici di incontrare Zuccaro»

«Se il retro pensiero è arrivare a rinunciare alle attività di soccorso per evitare che queste persone raggiungano il nostro Paese è bene che lo dicano apertamente. Meglio un dibattito aperto che un’ipocrisia istituzionale. Ad oggi infatti non abbiamo ancora ascoltato proposte alternative». Il direttore della Caritas italiana, monsignor Francesco Soddu, scende in campo a fianco delle organizzazioni non governative impegnate nel salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. L’occasione è una conferenza stampa, appositamente organizzata al Senato, con Luigi Manconi ed Emma Bonino. Il titolo è chiarissimo: La grande bugia delle navi-taxi.

Ancora più duro l’intervento di Emma Bonino, ex ministra degli Esteri. «Deve essere chiaro – afferma – che un magistrato parla per atti non per sospetti, non per ipotesi, illazioni. È due mesi che va in giro ma poi dice che non ha le prove. Mesi e settimane di discredito complessivo che nessuno pagherà. Tutto questo, manipolato politicamente, serve a non affrontare un problema serio che non ha soluzioni semplici». 

«Stiamo assistendo a un processo mediatico contro chi ha creduto di salvare vite umane – spiega monsignor Soddu -. Certamente vedremmo con maggior favore un dibattito nel quale le posizioni siano chiare, piuttosto che questa ipocrisia istituzionale. Ad oggi, infatti, nel serrato dibattito che è scaturito dalla vicenda delle Ong, non abbiamo ancora ascoltato proposte alternative per la gestione dei flussi migratori». 

Il direttore della Caritas sostiene che «affermare che le navi che svolgono il salvataggio in mare costituiscono un pull factor, significa non solo condannare molte persone a morte certa, ma anche un’ammissione di responsabilità nell’incapacità di individuare soluzioni durature a partire dalla stabilizzazione dei contesti di origine e di transito». Che la presenza delle Ong nel Mediterraneo non rappresentino un incentivo alle partenze dei migranti è stato sostenuto anche dalla Guardia costiera, sentita nei giorni scorsi dalla commissione Schengen della Camera. 

Ed è proprio alle dichiarazioni della Guardia costiera che fa riferimento Loris De Filippi, responsabile della Ong in Italia. «Come ha detto anche una persona che si intende di soccorso in mare come l’ammiraglio Melone è sicuramente falso affermare che le Ong siano fattore di attrazione. La disperazione e l’instabilità di un Paese come la Libia e il fiorente traffico che c’è nel Paese, determinano le partenze». Msf punta il dito contro Frontex: «Il problema – attacca De Filippi – è l’incapacità e l’impossibilità per l’Italia di fare accoglienza a fronte di nessuna solidarietà da parte degli Stati Ue. Si colpisce l’anello debole come le Ong che sono indifese politicamente. Paghiamo Frontex 250 milioni l’anno, possibile che non riesca a mettere in piedi un soccorso in mare europeo? Noi torneremmo volentieri a fare quello che facevamo in giro per il mondo». 

Monsignor Soddu ribadisce che la Caritas porta avanti la scelta dei corridoi umanitari, «unica alternativa legale e sicura. Le accuse, spesso non circostanziate, che piovono su queste organizzazioni – ha rilevato – appaiono un pretesto per distogliere l’attenzione dalle evidenti fatiche nel trovare soluzioni politiche a più ampio spettro nella gestione di questo fenomeno». 

Secondo Bonino c’è «una totale rimozione del problema del salvataggio, dell’accoglienza e dell’integrazione. Che è il dossier che noi vogliamo aprire con la campagna Ero straniero. C’è un’atmosfera mefitica di sospetti, di discredito, qualsiasi cosa viene accettata, compresa la retata contro 56 poveracci a Milano, poi rilasciati perché la povertà non è un reato, e l’aggressione alla sede dell’Oim, come è successo ieri». Alla conferenza stampa sono stati presenti anche Save the Children e Riccardo Gatti, capo missione della Ong spagnola Proactiva-Open Arms.

Intanto domattina la nave di Moas sbarcherà a Catania con 394 migranti e un morto. «È il cadavere di un ragazzo con una ferita da arma da fuoco – ha spiegato Regina Catrambone, fondatrice della Ong al programma Restate Scomodi, su Radio 1 -. Testimoni ci hanno detto che è stato ucciso a colpi di pistola perché non ha voluto dare il suo cappellino da baseball ad un trafficante». E a proposito dell’approdo al porto etneo, ha aggiunto: «Non ho mai avuto il piacere di guardare in faccia il signor Zuccaro. Domani arriveremo a Catania e se ci sarà sarò felicissima di incontrarlo. Io non ho mai ricevuto nessuna informazione dal procuratore. Quando riceveremo comunicazioni risponderemo a tutte le domande che lui ci vorrà fare. Veniamo accusati di essere dei trafficanti di persone: è un’accusa gravissima a livello umano e personale».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]