A Carini la raccolta dei rifiuti procede a singhiozzi e si alternano periodi in cui avviene giornalmente, a fasi di stallo come quella che si sta verificando negli ultimi giorni. I cassonetti sono strapieni e l’immondizia occupa gran parte del manto stradale, impedendo il regolare traffico dei veicoli. L’amministrazione comunale sta lavorando per ripristinare il regolare servizio di raccolta ma l’impresa sembra più complicata del previsto, e il sindaco non risparmia bordate alla Regione: «Avremmo voluto dare una bella ripulita al territorio – dice il sindaco Giovì Monteleone -, ma le discariche per quattro giorni sono state chiuse e il presidente della Regione solo l’8 giugno ci ha indicato di conferire i rifiuti vicino Catania».
Il primo cittadino, infatti, spiega che l’ordinanza di Rosario Crocetta impone al Comune di conferire solo sessanta tonnellate di rifiuti al giorno. Ma non è tutto: «La Regione ha dimezzato il quantitativo di rifiuti consentito fino a adesso e ha raddoppiato la distanza del viaggio dell’immondizia e i costi di conferimento: praticamente non potremo neanche conferire il quantitativo d’immondizia che giornalmente si deposita». Il primo cittadino, quindi, rispetto a una emergenza igienico-sanitaria che potrebbe aggravarsi, non lesina critiche all’indirizzo della Regione definendo «una genialata l’idea di raddoppiare i costi ad un Comune in gravi difficoltà economiche e trascinato nel vortice del dissesto finanziario proprio dal carrozzone clientelare, sfasciato e impunito dell’Ato».
Monteleone, però, non punta il dito soltanto contro la Regione e i suoi Ambiti Territoriali Ottimali (Aro) ma anche contro i suoi concittadini. Con l’ordinanza dell’agosto 2015, pochi giorni dopo il suo insediamento, sta imponendo di conferire i rifiuti solo dalle 20.00 alle 7.30 del giorno dopo (esclusi i prefestivi in cui non si può depositare). Questa, però, molto spesso viene trasgredita dai carinesi, ma anche da alcuni furbetti dei paesi limitrofi che scaricano i loro rifiuti nella frazione di Villagrazia di Carini. L’installazione delle telecamere nei luoghi del conferimento urbano ha permesso l’individuazione dei trasgressori e sono scattate le prime multe. Al riguardo, il sindaco ha affermato che «più di cinquecento multe sono state elevate solo nel 2016 per chi non ha osservato le ordinanze sindacali sui conferimenti rifiuti e denunciato penalmente per chi è stato trovato a bruciare i rifiuti».
A complicare il quadro, l’elevato numero di cittadini che non pagano la tassa sui rifiuti: «Eppure la nostra amministrazione ha diminuito i costi, e quindi, la tassa dell’immondizia del 20%, dimostrando sin dall’inizio del nostro mandato di fornire un servizio migliore, ma molti cittadini, nonostante questo segnale, continuano a non pagare lo stesso». Poi aggiunge: «Il paradosso è che molti, non tutti, che si lamentano e pubblicano foto di degrado nella piazza virtuale di Facebook – conclude – sono incalliti evasori fiscali».
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