Numerose le irregolarità scoperte in seguito ai controlli lungo una strada privata adiacente alla SS113. Emersa un'evasione all'agenzia delle entrate pari a circa 40mila euro
Carini: affitti in nero, abusivismo e furto di energia Scoperta un’area illegale di circa 8mila metri quadri
Abusivismo edilizio e furto di energia. Questo quanto emerso da alcuni controlli della guardia di finanza di Palermo durante ispezioni mirate lungo una strada privata adiacente alla SS113. Le attività sono state avviate e condotte con la collaborazione di personale tecnico Enel. Nel corso degli accertamenti sono stati rilevati anomali consumi di energia elettrica e fenomeni di illegalità diffusa.
Sull’intera area, infatti, insistevano otto abitazioni date in locazione nel periodo estivo senza alcuna formalizzazione di natura contrattuale e, quindi, in completa evasione delle imposte previste in ambito di canoni di locazione. Inoltre, tutte le abitazioni controllate disponevano di allacci abusivi di energia elettrica. Al proprietario degli immobili è stata contestata l’omessa dichiarazione al fisco dei canoni di locazione percepiti. La natura fatiscente delle abitazioni ha indotto i finanzieri a sospettare la presenza di abusi edilizi, per cui nei giorni successivi, con l’ausilio tecnico della locale polizia municipale, è stata accertata l’esistenza di un’intera lottizzazione abusiva su un’area di circa 8mila metri quadri che ha dato luogo, conseguentemente, al deferimento del proprietario all’autorità giudiziaria per violazione all’art. 30 comma 1 del Testo Unico Edilizia per non aver pagato alcun tributo locale.
Oltre alle strutture abitative, i militari hanno scoperto un magazzino di circa 500 metri quadri, mai denunciato ai competenti uffici finanziari, riconducibile ad un’azienda operante nel campo del commercio all’ingrosso di piante e fiori con sede legale in Campania ma, di fatto, operante nel territorio siciliano già da diversi anni. I conseguenti accertamenti di natura tributaria hanno evidenziato diverse anomalie, tra cui l’omessa fatturazione di cessioni di beni e la presenza di un dipendente in nero. Le sanzioni complessivamente comminate ammontano a circa 5mila euro, mentre è stato segnalato all’agenzia delle entrate il recupero a tassazione di redditi da fabbricati per un totale di circa 40mila euro.