L'arma con cui la donna è stata uccisa non è mai stata ritrovata e gli inquirenti sono alla ricerca di tracce di sangue nella vettura dell'anziano che, secondo le ricostruzioni, sarebbe andato via in auto per disfarsene
Carini, 80enne uccise la moglie Disposti rilievi su auto del marito
L’arma del delitto non è stata mai ritrovata e, ora, gli inquirenti cercano tracce di sangue nell’auto di Giovanni Baiada, l’ottantenne accusato di avere ammazzato la moglie, Maria Licari, trovata morta a luglio nella sua casa di Carini. Il pm titolare dell’inchiesta, Piero Padova ha delegato alla Scientifica l’esame del veicolo.
L’oggetto con cui la moglie è stata uccisa – la donna aveva delle fratture al cranio – non è mai stato ritrovato e gli inquirenti sono alla ricerca di segni nella macchina dell’anziano che, secondo le ricostruzioni, dopo averla picchiata selvaggiamente e averla colpita alla testa finendola, sarebbe andato via in auto con l’arma per disfarsene.
Ad accusare l’uomo, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla morte, sono stati i suoi stessi familiari che hanno raccontato delle violenze alle quali per anni ha sottoposto la moglie. Tra i coniugi, secondo quanto raccolto dagli inquirenti, i rapporti erano burrascosi e costellati da frequenti discussioni, spesso sfociate nelle percosse. Baiada si è sempre detto innocente sostenendo di aver trovato la donna morta rientrando a casa. Ma tutte le istanze di scarcerazione presentate dai suoi legali sono state respinte.