Cari palermitani, nella discarica di Bellolampo non è cambiato nulla

IERI VISITA DEI PARLAMENTARI NAZIONALI E REGIONALI DEL MOVIMENTO 5 STELLE. PER APPURARE CHE, NEL CAPOLUOGO SICILIANO, LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E’ UNA PRESA PER I FONDELLI. E CHE TRA TRE ANNI SARA’ DI NUOVO EMERGENZA RIFIUTI. I CONTI SENZA CONTROLLO DELLA RAP

Rifiuti: a Palermo non è cambiato nulla. La raccolta differenziata – che in teoria interessa circa 120 mila cittadini – in pratica è una presa per i fondelli. L’unico dato certo è che si va avanti con la discarica di Bellolampo, che ha inquinato aria e falda acquifera (e anche un tratto di costa dell’Acquasanta).

Insomma, nessuna novità di rilievo nella gestione dei rifiuti. A parte le tasse, salatissime, che il Consiglio comunale rifila ai palermitani per foraggiare la Rap, la società che ha preso il posto dell’Amia. E sulla quale lo stesso Consiglio comunale non esercita alcun controllo.

Ma è sulla gestione dei rifiuti a Palermo che ieri si è concentrata l’ispezione dei parlamentari nazionali e regionali del Movimento 5 Stelle alla discarica di Bellolampo.

“Non c’è ancora il previsto impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti. Fra tre anni e mezzo anche la sesta vasca sarà piena e a Palermo saremo punto e accapo”.

Insomma, gli attuali amministratori comunali, al di là delle promesse, non hanno cambiato nulla. Se non interverranno novità – questo il messaggio lanciato dai parlamentari grillini dopo la visita di ieri alla discarica di Palermo – fra tre ani e mezzo sarà di nuovo emergenza.

“E questo – dicono – potrebbe essere il migliore dei casi. Se a Bellolampo, infatti, dovessero scaricare altri Comuni oltre a Palermo e ad Ustica i tempi di esaurimento si assottiglierebbero notevolmente”.

Ieri, a visitare la discarica di Bellolampo sono andati i deputati alla Camera Claudia Mannino, Riccardo Nuti e Giulia Di Vita, quelli regionali Giampiero Trizzino e Salvatore Siragusa, oltre ai consiglieri comunali di Bagheria, Maria Laura Maggiore ed Emilio Finocchiaro, e all’attivista Pietro Salvino.

“Per scongiurare l’ipotesi saturazione – affermano i parlamentari grillini – dovrebbero andare a regime le cose che i vertici della Rap ci hanno assicurato, e cioè il potenziamento della raccolta differenziata e, soprattutto, l’attivazione dell’impianto di trattamento chimico biologico che – ci è stato detto- dovrebbe partire fra sette mesi. E’ bene che si sappia che prima di allora saremo là per sincerarcene”.

“Quello che ci stupisce – affermano i grillini – è pure l’alto costo dell’impianto che oscilla tra i 30 milioni, quando sappiamo di impianti di ottimo livello in Puglia costati circa la metà”.

Qui tocchiamo il punto cruciale: il Consiglio comunale fa pagare ai palermitani una tassa per l’immondizia esorbitante, ma nessuno sa che fine fanno questi soldi. Quelle che in queste ore sta succedendo in Consiglio comunale è incredibile: i consiglieri stanno approvando la Tari – la nuova tassa sull’immondizia – senza aver prima controllato i conti reali della Rap. La solita vergogna, tutta palermitana, dei conti nascosti.

Poi spunta che il costo della discarica di Bellolampo è doppio rispetto ad una discarica pugliese. Dove finiscono questi soldi scippati dalle tasche di imprese e famiglie palermitane?   

I deputati del Movimento mettono l’accento anche sulla mancanza di un impianto di depurazione del percolato e sull’esercito di dipendenti della Rap, la società che gestisce la discarica.

“Sono oltre 2100 – dicono – molti di più, ad esempio, di quelli utilizzati a Genova. Lo stesso presidente Marino ha ammesso che sono troppi e che parecchi di questi sono là per colpe da attribuire alle passate amministrazioni”.

Quanto alla raccolta differenziata non si può non tornare a sottolineare il pressappochismo e la confusione. 

Nella Tari che il Consiglio comunale si appresta a rifilare ai palermitani ci sono delle agevolazioni per chi effettua la raccolta differenziata dei rifiuti. E già questo è sbagliato, perché è stato il Comune – e non i cittadini – a decidere chi in questi ultimi anni ha effettuato la raccolta differenziata.

Ora, concedere agevolazioni ai cittadini che effettuano la raccolta differenziata senza che tutti i cittadini siano messi nelle stesse condizioni appare un’ingiustizia. In pratica, chi non ha avuto la fortuna di essere stato scelto dal Comune per effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti verrebbe penalizzato!

Poi, però, si scopre che, tra le pieghe di un’ingiustizia, c’è una presa in giro. A Palermo non esistono le isole ecologiche che dovrebbero verificare i ‘numeri’ della raccolta differenziata. Morale: le agevolazioni per i palermitani che hanno effettuato la raccolta differenziata non potranno essere applicate.

L’unica cosa certa è che i palermitani, grazie a un Consiglio comunale di insipienti, pagherà una Tari salatissima. Il resto sono chiacchiere.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]