La lettera di commiato del nostro Direttore Enrico Escher. Una decisione sofferta, ma non più rinviabile: 'Nuovi e pressanti impegni di lavoro non mi consentono di continuare la mia avventura con Step1', che 'ha conquistato un nome ed una credibilità allinterno dell'Ateneo, ma quello che non è stato fatto è ancora molto'
Cari lettori, cari ragazzi
Cari lettori, cari ragazzi.
Da oggi non sono più il direttore di Step1. E una decisione sofferta, ma non più rinviabile. Nuovi e pressanti impegni di lavoro, infatti, non mi consentono di continuare la mia avventura con Step1.
Da quando il giornale è nato ad oggi sono stati fatti dei grandi passi in avanti. Step1 ha comunque conquistato un nome ed una credibilità allinterno del nostro Ateneo. Ma è diventata pure una testata seguita e letta con grande attenzione, tanto da essere stata, a volte, al centro di dibattito e polemica. E questo è un dato che non può che inorgoglire chi in questo progetto ha creduto e chi ci ha lavorato.
Verità vuole, però, che io riconosca anche quello che non è stato fatto. Cioè molto. La speranza di creare una voce alternativa nellinformazione cittadina, la ricerca di nuovi linguaggi, la volontà di un modo diverso di fare informazione, rimane al momento ancora una speranza. E di questo mi assumo pienamente la responsabilità. Augurandomi che il nuovo direttore che la Facoltà indicherà riesca a portare a termine questo compito che, tra laltro, riuscirebbe finalmente a colmare, sia pure con gli strumenti minimi di un giornale on line, un vuoto che a Catania è sempre più evidente.
Per quanto si è riusciti a fare finora ringrazio i ragazzi che mi hanno accompagnato in questa scommessa, invitandoli a crescere ancora e a non accontentarsi dei compromessi e delle pigrizie di una professione che sta cambiando e che deve cambiare.
Ringrazio poi Antonio Pioletti e Luciano Granozzi che hanno investito su Step1 con passione e coraggio.
Ringrazio soprattutto i nostri lettori che sono molto cresciuti nel tempo.
Il futuro deve essere migliore: con questo augurio lascio. Con parecchia emozione nel cuore.
Ad maiora
Enrico Escher