Una delegazione composta dai politici Luisa Albanella, del Pd, e Salvo Torrisi, del Nuovo centrodestra, è entrata stamattina al Centro per richiedenti asilo. Insieme a loro alcuni giornalisti e i sindaci del Consorzio Calatino terra d'accoglienza, ente attuatore del Cara e promotore della visita odierna. Critici i deputati Giuseppe Berretta ed Erasmo Palazzotto. Mentre le commissioni che avrebbero dovuto accorciare i tempi di attesa per le domande di asilo, annunciate a dicembre, non si sono ancora insediate per «problemi nel reperimento dei locali»
Cara Mineo, onorevoli in visita annunciata Palazzotto: «L’ispezione su invito è ridicola»
Una visita ad inviti. E’ quella a cui oggi hanno preso parte parlamentari nazionali e giornalisti al Cara di Mineo. Ad organizzare la giornata Anna Aloisi, sindaco di Mineo e presidente del consorzio Calatino terra d’accoglienza, l’ente attuatore del Centro d’accoglienza per richiedenti asilo. Stamattina alle 10.30 una delegazione di politici siciliani è entrata al Residence degli aranci per verificare le condizioni del centro. Solo alcuni organi di informazione – CTzen non rientra tra questi – sono stati avvisati della visita, che arriva pochi giorni dopo quella effettuata a sorpresa dal deputato di Sinistra e libertà Erasmo Palazzotto. In quell’occasione il politico palermitano aveva registrato un sovraffollamento, lanciando l’allarme per una possibile emergenza sanitaria. «Oggi non mi hanno invitato, ma non sarei andato, perché una visita parlamentare annunciata dallo stesso Cara è ridicola», spiega Palazzotto.
In realtà i parlamentari presenti stamattina erano due: Luisa Albanella, del Partito democratico, e Salvo Torrisi, del Nuovo centro destra. Insieme a loro un gruppo di sindaci che fanno parte del Consorzio. «Ho avuto un impatto positivo, rispetto ad altre realtà in Italia penso che il Cara di Mineo possa essere preso a modello», racconta Torrisi, alla sua prima visita in un centro per richiedenti asilo. I parlamentari hanno avuto modo di visionare l’ambulatorio medico, le strutture che ospitano le attività ricreative e formative e qualche abitazione. «Mi piace valorizzare quanto di positivo ho visto – aggiunge il parlamentare del Ncd – mi auguro che, se tornassi senza preavviso, troverei la stessa situazione». L’unica criticità riscontrata, secondo quanto riferito dal senatore, deriva dai tempi lunghi delle commissioni che devono decidere sulle richieste di asilo. A dicembre l’allora ex sottosegretario Giuseppe Castiglione, insieme con l’amministrazione del Cara, annunciò la formazione di due nuove commissioni che si sarebbero dedicate esclusivamente ai richiedenti del centro di Mineo. Quattro mesi dopo non si sono ancora insediate. «C’è un problema con il reperimento dei locali dove ospitarle», spiega Torrisi.
Anche Giuseppe Berretta, deputato catanese del Pd, interviene sulla visita istituzionale di stamattina, sottolineando in una nota di non aver ricevuto alcun invito e di aver saputo la notizia dalla stampa. Aggiunge però di voler entrare a breve al Cara di Mineo, ma in altre condizioni rispetto ad oggi. «Lo farò al più presto – scrive – nel corso di una visita ispettiva che certamente non sarà organizzata con largo anticipo né predeterminata, provando a venire a conoscenza delle reali condizioni della struttura e dei richiedenti asilo».