Caos Tari, avvisi in ritardo o non ancora recapitati Problema legato alle forniture per stampa modelli

Tassa dei rifiuti pagata in ritardo, file davanti gli sportelli degli uffici comunali e la preoccupazione di vedersi recapitata una salata mora. Ecco con cosa devono fare i conti i contribuenti della città di Catania per quanto riguarda il pagamento della Tari, l’imposta comunale sui rifiuti solidi urbani. Secondo il regolamento comunale la prima scadenza utile ai pagamenti doveva essere quella fissata per il 15 marzo, ma in migliaia non avevano ancora ricevuto gli avvisi di pagamento. Un disservizio che ha spinto l’amministrazione a dare una proroga per i versamenti, spostando così la data utile al 31 marzo. Passati i primi 15 giorni di aprile però in tanti ancora lamentano alla nostra redazione di non avere ricevuto a casa i moduli con i modelli F24 precompilati. In questo arco di tempo, oltre a molteplici interrogativi, la naturale conseguenza è stato un vero e proprio assalto agli uffici di palazzo dei Chierici, nella centrale piazza Duomo. Dove ha sede l’ufficio comunale che si occupa dei tributi. 

Negli scorsi giorni file interminabili e cittadini sconfortati hanno aspettato anche diverse ore prima di potersi confrontare con gli impiegati degli sportelli e ottenere la documentazione con i conteggi, ma non tutti sono riusciti nell’impresa, come racconta un testimone a MeridioNews: «Incuriosito da quella calca di persone sono andato a chiedere il motivo di una così lunga fila e così, per puro caso, ho scoperto che erano tutti in attesa di avere chiarimenti per il pagamento della tassa». 

Ma a cosa è dovuto il problema? La risposta arriva attraverso alcune inserzioni a pagamento effettuate dalla Compunet srl, azienda catanese specializzata nella stampa e nel recapito con sede alla zona industriale, che sono stati pubblicati sabato sul quotidiano cartaceo La Sicilia. «La società rende noto che, a causa di problemi tecnici di un proprio fornitore, gli avvisi di pagamento della Tari che avrebbero dovuti essere consegnati con anticipo rispetto alla scadenza della prima rata, fissata per il 15 marzo scorso, sono invece arrivati con parecchio ritardo creando notevoli disservizi. La Compunet, che ha avviato un monitoraggio della situazione, si scusa per quanto avvenuto con i cittadini e con il Comune di Catania».

In questa situazione l’amministratore, con il numero verde che spesso risulta «temporaneamente non disponibile», ha deciso di adottare delle soluzioni tampone per fare fronte al disservizio, come spiega a MeridioNews l’assessore al Bilancio Salvo Andò: «I nostri uffici sono a disposizione per le verifiche e abbiamo già anticipato che i pagamenti che i cittadini effettueranno entro il mese di aprile non subiranno nessuna sanzione. Quanto accaduto non era prevedibile né previsto». Secondo il titolare al Bilancio «Compunet sta effettuando delle verifiche sulle consegne ma tranne qualche utente tutta la documentazione dovrebbe essere stata recapitata». Per chi non appartiene a questa categoria la soluzione resta quella di recarsi negli uffici comunali. 


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