Caos organico, Raco apre ai Comuni della provincia «Da lunedì la situazione dovrebbe tornare normale»

Stilato un piano di rientro dallo stato di emergenza in cui versa la provincia per il conferimento dell’organico dopo la chiusura di alcuni impianti come Ecox di Termini Imerese. La ditta Raco di Belpasso (Catania), a seguito di un incontro tenuto mercoledì all’assessorato all’Energia, ha dato la sua disponibilità ad accogliere i rifiuti di circa 15 Comuni del Palermitano. Ma ha messo dei chiari paletti: in primo luogo sarà molto importante la qualità del rifiuto che dovrà essere quanto più possibile puro, anche per scongiurare un aumento eccessivo dei costi e in secondo luogo i pagamenti da parte degli enti dovranno essere puntuali. 

La Regione, chiamata in causa dopo la protesta dei sindaci davanti a Palazzo D’Orleans, si pone adesso da punto di incontro tra i Comuni e gli impianti per cercare di risolvere la crisi delle ultime settimane che ha portato alcuni enti locali a ridurre o addirittura a sospendere la raccolta di organico, che giace in molti casi negli scarrabili o peggio nelle case dei cittadini. Tra questi Misilmeri, Partinico, Montelepre, Trappeto, Balestrate, Partinico, Giardinello, Godrano, San Giuseppe Jato. Un compito che sulla carta spetta alle Srr che comunque si stanno muovendo per dare risposte alla provincia. 

 «È stato un incontro chiarificatore – afferma la sindaca di Misilmeri Rosalia Stadarelli – soprattutto per i piccoli comuni che hanno più difficoltà a conferire perché hanno una minore capacità contrattuale. Il nostro Comune è già contrattualizzato. Durante l’incontro si è deciso di programmare per la prossima settimana una serie di conferimenti in maniera tale da uscire gradualmente dall’emergenza». A soffrire della situazione temporanea saranno però i grandi Comuni che dovranno fare spazio ai più piccoli: «I quantitativi non sono sufficienti per tutti – aggiunge Stadarelli –  ma in questo modo si evita di sospendere la raccolta che dovrebbe così ripartire ed evitare di mettere i cassoni. Nel frattempo si lavora su progetti paralleli come la ricerca di aree dove collocare impianti mobili e in attesa che a Bellolampo si faccia la manutenzione dell’impianto: si spera di arrivare a gennaio in una situazione sostenibile». Sulla stessa linea anche la sindaca di Montelepre Maria Rita Crisci che su Facebook scrive: «Dopo un confronto sulle quantità da conferire, la disponibilità di spazi in azienda e la capacità di puntualità nei pagamenti dei comuni (che è collegata a quella dei cittadini) si è pianificato un programma di rientro dell’emergenza che a scaglioni e a partire dalla settimana prossima consentirà conferimenti settimanali. Tra pochi giorni quindi, se tutto andrà per il verso giusto, torneremo alla normalità».

Una boccata di ossigeno anche per il sindaco di Trappeto Santo Cosentino, seppur con qualche rammarico: «C’era stato un altro incontro in assessorato in cui avevamo delineato alcune problematiche e dato i nostri dati in merito alle tonnellate di organico prodotte a settimana. L’idea era quella di risolvere la problematica almeno nel breve periodo per poi in seguito conferire in modo regolare in alcune piattaforme. Stanno lavorando per risolvere la problematica e intanto la Raco ha dato la disponibilità per farci smaltire l’organico presente negli scarrabili». L’idea è quella di calendarizzare il conferimento in base alle tonnellate di organico prodotte: due tre volte al mese per i centri meno grandi mentre per i più grandi una volta la settimana. Tutto questo una volta che Raco, presente all’incontro, abbia verificato gli spazi disponibili. «Questo – aggiunge Cosentino – ci consentirà di assicurare una raccolta che anche se non sarà regolare almeno scongiurerà il rischio di far accumulare l’organico nelle case dei cittadini. Al momento stiamo stipulando il contratto e ci aspettiamo la settimana prossima di tornare alla normalità». Anche se il sindaco saluta con favore l’impegno dell’assessorato, esprime, si diceva, un po’ di rammarico: «Dispiace perché abbiamo fatto sacrifici e chiesto e ottenuto la collaborazione della città ma non sapere dove conferire ci fa diventare meno credibili, rischiamo di vanificare tutto».

E se tutto va come deve anche Partinico, un grosso centro da 33mila abitanti, riprenderà la raccolta dell’organico dopo 15 giorni di stop: «Partinico ha soltanto un riferimento che è Raco nel Catanese – spiega il commissario Rosario Arena – ho parlato con il responsabile e mi ha promesso che mi aiuterà quanto più possibile a smaltire l’organico negli scarrabili, tenuto conto che ne produciamo circa 80 tonnellate la settimana. La nostra posizione al momento è di attesa e stiamo valutando anche un eventuale stato di emergenza sanitaria che ancora non c’è. Se dovesse proporsi solleciterò l’Asp affinché verifichi». Se tutto va bene quindi la raccolta ripartirà già dalla prossima settimana se non già da domani con il conferimento di «40, 50 o 60 tonnellate ferme negli scarrabili – aggiunge Arena – siamo molto positivi in proposito ma aspetto di vedere i fatti. A quel punto ripartiremo immediatamente anche per alleggerire i cittadini, alcuni dei quali i hanno accentuato la libera pratica del lancio al sacchetto: alcune periferie sono stracolme e lì si fa più concreto il rischio sanitario e la presenza di topi e blatte». 

Stefania Brusca

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