Non soltanto esami per individuare i casi al pancreas, stati profondi dell'esofago e retto, ma con la nuova metodologia sarà possibile prelevare anche parti di tessuto in aree finora difficilmente raggiungibili
Cannizzaro, nuovo ecoendoscopio per diagnosi tumori Sarà utile a studiare patologie all’apparato digerente
L’Unità operativa dipartimentale di Gastroenterologia dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro è stata dotata di un ecoendoscopio di ultima generazione acquisito con la volontà del direttore generale Salvatore Giuffrida. Lo rende noto la stessa azienda ospedaliera catanese, aggiungendo che, nei mesi scorsi, è stata eseguita la prima ecoendoscopia per la diagnosi e stadiazione di un tumore del pancreas mediante biopsia eco-guidata. Il metodo consiste nell’eseguire un ecografia con endoscopio, oggi indispensabile per lo studio di patologie maligne e benigne del tubo digerente, vie biliari, pancreas e organi circostanti.
Tramite l’esame è possibile prelevare piccoli campioni di tessuto, cosiddetta biopsia profonda, in organi – pancreas, il surrene e gli strati profondi dell’esofago, stomaco, duodeno e retto – difficilmente raggiungibili con altre metodiche. «La nuova apparecchiatura – afferma Giuffrida – rafforza la mission dell’Unità operativa di Gastroenterologia dell’Azienda Cannizzaro che, con decreto dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, è stata riconosciuta centro specialistico di Secondo livello per il bacino Catania- Ragusa – Siracusa nella rete per emergenze emorragiche gastrointestinali e le urgenze endoscopiche della Sicilia». Il decreto assessoriale aggiorna anche il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale per fornire la migliore risposta possibile ai bisogni dei pazienti attraverso la diagnosi precoce, la terapia e prevenzione delle complicanze delle emergenze endoscopiche emorragiche e la continuità assistenziale con la riduzione degli interventi inappropriati.