Cannizzaro, nessun controllo ai reparti Un malato: «Entra anche chi si fa pubblicità»

Sono stata ricoverata al Cannizzaro per una settimana di recente e ho notato che non c’è il minimo controllo per quanto riguarda le visite esterne. Almeno, al settimo piano dell’edificio B, chiunque può entrare indisturbato a qualsiasi ora. Egoisticamente ho pensato che era bello ricevere visite senza problemi, ma poi ho realizzato che è assurdo che non si rispetti la regola dell’orario per le visite e che conseguentemente possa entrare chiunque senza controllo. Insomma, se un pazzo avesse come mira i malati potrebbe entrare e fare fuoco senza problemi.

Il pensiero non mi aveva sfiorato fino a quando non ho realizzato quante volte sono venuti a disturbarci – ero in stanza con una donna anziana di 89 anni – quelli che fanno il servizio ambulanze. Entrano indisturbati per farsi pubblicità e non è bello ricevere visite da sconosciuti mentre si sta male, si è in pigiama o camicia da notte o si ha semplicemente voglia di riposare. Ognuno lascia il bigliettino della propria ditta e ho notato che il padiglione ne è pieno. Li mettono proprio dappertutto: inseriti negli interruttori della luce, accanto alla pulsantiera degli ascensori, tra le insegne che nominano i reparti e che servono a dare indicazioni. Alcuni sono anche adesivi e vengono appiccicati senza ritegno. Inutile dire quanto sporchino. Ma la cosa che mi ha sorpreso è che nessuno si prende la briga di toglierli, neanche chi fa le pulizie.

Insomma mentre io sono malata, dei perfetti estranei possono entrare nella mia stanza per pubblicizzarsi? Per non parlare del fatto che chiedono cifre spropositate, approfittando dell’emergenza in cui si trovano alcuni pazienti e parenti, soprattutto se chi deve essere trasportato è in condizioni delicate o è molto anziano. Mi chiedo se sono autorizzati dall’azienda ospedaliera a disturbare i degenti, facendosi pubblicità con la scusa di offrire un servizio pertinente. E perché nessuno toglie quei bigliettini che imbrattano l’ospedale?

 


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In alcuni dei piani di degenza all'ospedale Cannizzaro di Catania è possibile entrare indisturbati a qualsiasi ora. Ma se ciò da un lato è comodo per i visitatori dei malati, dall'altro reca danno agli stessi pazienti. Non solo per la condizione di insicurezza, ma anche per le continue visite degli operatori del servizio ambulanze che cercano di pubblicizzarsi. «Per non parlare dei santini che lasciano in ogni angolo senza che nessuno li rimuova», scrive a CTzen un lettore

In alcuni dei piani di degenza all'ospedale Cannizzaro di Catania è possibile entrare indisturbati a qualsiasi ora. Ma se ciò da un lato è comodo per i visitatori dei malati, dall'altro reca danno agli stessi pazienti. Non solo per la condizione di insicurezza, ma anche per le continue visite degli operatori del servizio ambulanze che cercano di pubblicizzarsi. «Per non parlare dei santini che lasciano in ogni angolo senza che nessuno li rimuova», scrive a CTzen un lettore

In alcuni dei piani di degenza all'ospedale Cannizzaro di Catania è possibile entrare indisturbati a qualsiasi ora. Ma se ciò da un lato è comodo per i visitatori dei malati, dall'altro reca danno agli stessi pazienti. Non solo per la condizione di insicurezza, ma anche per le continue visite degli operatori del servizio ambulanze che cercano di pubblicizzarsi. «Per non parlare dei santini che lasciano in ogni angolo senza che nessuno li rimuova», scrive a CTzen un lettore

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