Un incontro fra natura, sport, arte e cultura: Canicattini Bagni, provincia di Siracusa, è un territorio ricchissimo, patrimonio unico di storia e biodiversità. È una delle mete dagli appassionati di arrampicata, grazie alle sue cave e pareti rocciose, grotte e falesie: la sua morfologia offre un mondo verticale con veri e propri canyon, montagne invisibili […]
Canicattini Bagni: il Petzl legend documenta la meta ideale dei climbers in un «patrimonio di storia e biodiversità»
Un incontro fra natura, sport, arte e cultura: Canicattini Bagni, provincia di Siracusa, è un territorio ricchissimo, patrimonio unico di storia e biodiversità. È una delle mete dagli appassionati di arrampicata, grazie alle sue cave e pareti rocciose, grotte e falesie: la sua morfologia offre un mondo verticale con veri e propri canyon, montagne invisibili esplorate dagli appassionati di climbing e speleologia presenti sul territorio. Ma è anche un luogo che offre una ricchezza culturale e artistica unica: come il Liberty, le tradizioni musicali centenarie che vanno da quelle bandistiche al Jazz.
Un progetto – accolto con entusiasmo dall’amministrazione comunale del Sindaco Paolo Amenta – ha permesso di fare esplorare il territorio dei monti Iblei alla troupe del Petzl Legend Tour per girare un episodio documentario sui luoghi simbolo dell’arrampicata sportiva. Una realtà molto presente nel luogo e testimoniata dalla rivista nazionale di settore Up-climbing con gli scatti di Massimo Cappuccio: fotografo, colonna portante dello sviluppo dell’arrampicata in Sicilia e chiodatore dei siti storici della zona, che ha preso parte a questa iniziativa in qualità di Cicerone e voce narrante del documentario.
«Ho convogliato le mie passioni e la mia voglia di raccontare e praticare il climbing anche grazie alla fotografia e l’editoria: da anni scrivo su riviste del settore con lo scopo di valorizzare e promuovere il territorio. Da appassionato di viaggi e reportage – racconta il fotografo a MeridioNews – ho accolto con entusiasmo l’iniziativa di partecipare al Petzl in qualità di voce narrante: la troupe è stata ospitata in un’antica masseria del Settecento e ha potuto visitare il museo Civico Tempo, che custodisce le antiche tradizioni di Canicattini – prosegue il reporter – e ciò ha permesso di venire a conoscenza dell’intreccio fra arte, storia e tradizioni che caratterizza il territorio, andando al di là del gesto sportivo».
L’episodio del Petzl legend tour non si è limitato a raccontare una delle mete sportive preferite in Sicilia dagli amanti del settore: il team ha potuto conoscere una storia ricca di cultura e bellezze artistiche, oltre che paesaggistiche, della «città del Liberty e della musica»: un viaggio di intrecci – le cui riprese si sono concluse giovedì 29 febbraio – e che ha visto ospiti atleti del calibro di Federica Mingolla, Rolando Larcher e Alessando Larcher.
Un’occasione per riscoprire un territorio che offre «una morfologia ricchissima da scoprire pian piano, perché non immediatamente visibile e riconoscibile. – aggiunge Cappuccio – Va esplorata perché è caratterizzata da veri e propri canyon: delle montagne invisibili costituite da pareti rocciose, grotte, cave naturali e non, e soprattutto tantissime falesie». Sono diverse le iniziative che si occupano di valorizzare il territorio: ogni anno viene organizzato il Campo speleo-arrampicata Canicattini Bagni dal Gruppo Roccia Siracusa, Vertical climbing center, Siracusa tour e dallo Speleo club ibleo.
«Canicattini si presta ad essere un luogo perfetto per gli arrampicatori – racconta Daniele Valvo, organizzatore del Siracusa Tour – e con il mio team ogni anno organizziamo un campo per gli appassionati di arrampicata e speleologia. Ma, da esperti di turismo esperienziale, non ci limitiamo a far conoscere solo questo aspetto del territorio: lavoriamo sulle emozioni e vogliamo creare esperienze che permettano a gruppi composti anche da famiglie di ritrovare un contatto con la natura, di scoprire luoghi ricchissimi non solo dal punto di vista naturalistico ma anche culturale» – aggiunge Valvo -. Si tratta della volontà di valorizzare una realtà poco conosciuta: «sentiamo la responsabilità di lavorare, step by step, sulla promulgazione di un territorio che va conosciuto e riscoperto – conclude l’organizzatore – nelle sue infinite caratteristiche e possibilità».