Cambi nello staff, la scelta è del ds Valoti «Decisione presa per non fare confusione»

Zamparini ha dato l’ok ma è stata di Aladino Valoti, insediatosi al posto di Lupo all’inizio del mese di marzo, la scelta di ‘tagliare’ il preparatore atletico Peressutti e il match analyst Varrica, sostituito da Di Salvatore. La conferma arriva dalle parole pronunciate dallo stesso ds rosanero che, in un contesto dominato giocoforza dalla necessità di fare fronte comune in vista del rush finale, ha ricostruito la genesi della sua decisione: «La scelta, individuata già un mese e mezzo fa, è stata fatta in buona fede e con l’obiettivo di avere in determinati settori un solo riferimento (Bordon, responsabile dei preparatori atletici, e Alcide Di Salvatore come unico collaboratore tecnico in qualità di match analyst, ndr). Senza creare confusione e per sgombrare il campo da dubbi. È stata solo una coincidenza il fatto che sia maturata in occasione dell’incontro avvenuto domenica con Zamparini».

Summit a cui ha preso parte anche Tedino: «Posizione del tecnico? I cambi nello staff sono stati fatti per migliorare certe situazioni e non credo che possano turbare il lavoro dell’allenatore – ha dichiarato Valoti – il confronto con Zamparini e Tedino è stato molto sereno, normale. È chiaro che ognuno ha le proprie responsabilità e se non andremo in A avremo fallito un po’ tutti. A proposito delle gerarchie – ha aggiunto – sono del parere che siano dettate dal campo. Tedino, a prescindere dal fatto che giochi con una o due punte, fa le proprie scelte tenendo conto anche degli avversari e delle condizioni dei giocatori. E, in ogni caso, sceglie in funzione di un equilibrio tattico che la squadra credo abbia trovato».

Dopo il pareggio interno con il Pescara, sarà il match con la Cremonese in programma sabato al Barbera a dire se il Palermo, in termini di continuità, avrà le credenziali per compiere il salto di qualità e puntare alla promozione diretta: «Non dimentichiamo che siamo secondi e che in questo momento saremmo in serie A – osserva Valoti – siamo padroni del nostro destino. Stiamo costruendo qualcosa di solido e con questa solidità vogliamo centrare la promozione. Rischio di crepe dopo gli ultimi avvicendamenti nello staff? Il rischio di crepe è determinato dal secondo tempo con il Pescara. Bisogna ripartire da lì sapendo anche che a Parma, gara nella quale ci hanno tolto qualcosina senza entrare nel merito delle decisioni arbitrali, abbiamo comunque disputato una buonissima partita. Questa è una settimana importante dal punto di vista lavorativo anche per i recuperi. Dopo il ritorno dei Nazionali, che non si sono mai risparmiati, abbiamo quasi tutti gli effettivi a disposizione e questo è certamente un aspetto molto importante».

È a disposizione pure il capitano Nestorovski, giocatore in questo momento poco brillante e da recuperare anche dal punto di vista psicologico come dimostra il gesto di insofferenza manifestato sabato scorso nel momento in cui è stato sostituito: «Ma l’applauso rivolto al pubblico non lo interpreto affatto come un gesto polemico – ha sottolineato il dirigente del club di viale del Fante – Nesto ci tiene a fare bene e a riportare il Palermo in A cancellando la macchia della scorsa stagione (il riferimento è alla retrocessione in B, ndr). Se l’exploit di La Gumina lo ha condizionato? Ilija è molto legato alla maglia e il fatto che quando era in Nazionale mandava continuamente messaggi ai compagni per complimentarsi fa capire quanto tenga a questa squadra». I rosanero, intanto, hanno disputato una doppia seduta al Tenente Onorato di Boccadifalco. Dawidowicz ha terminato in anticipo la sessione pomeridiana a causa di un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia sinistra rimediato in un contrasto di gioco. Differenziato programmato per Rajkovic. Per il secondo giorno di fila, inoltre, il portiere Posavec è rimasto a riposo per una sindrome influenzale.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo