La società dovrà difendersi davanti alla commissione disciplinare della Federcalcio. Gli addebiti contestati riguardano le ritenute Irpef dei calciatori e una fideiussione da 600mila euro per l'iscrizione al campionato. Un provvedimento che era nell'aria da tempo
Calcio Catania, rischio penalità di due punti Il club etneo deferito per ritardi nei pagamenti
Il Catania ha recuperato tutti e nove i punti di penalizzazione nelle prima tre partite. Ma la giustizia sportiva potrebbe decidere di infliggergliene altri due. Stavolta non per lo scandalo combine – legato all’inchiesta I treni del gol – ma per il mancato pagamento di alcune scadenze verso i calciatori e la federazione.
La Co.vis.soc – l’ufficio della Federazione italiana gioco calcio che si occupa della revisione dei conti dei club – ha segnalato al procuratore federale Stefano Palazzi che il Catania non ha presentato in tempo né la «fideiussione bancaria dell’importo di 600mila euro», né pagato secondo i termini stabiliti dalla normativa «le ritenute Irpef relative agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo fino al mese di aprile 2015». Inadempienze che hanno convinto Palazzi a deferire per responsabilità diretta il club alla sezione Disciplinare del Tribunale federale.
I fatti si riferiscono al periodo di transizione tra la vecchia dirigenza, retta dall’ex presidente – e ancora proprietario – Antonino Pulvirenti, e l’attuale amministratore unico Carmelo Milazzo. Il provvedimento era nell’aria. «Confidiamo che la federazione tenga conto del particolare momento che il club stava attraversando – commentava il direttore generale Pippo Bonanno a proposito della possibile penalizzazione – Siamo già stati penalizzati più di quanto fatto con altri club». Il Catania rischia di avere sottratti almeno due punti dalla classifica di Lega Pro, che lo vede a quota zero dopo tre vittorie in altrettante gare.