Calcio Catania, Pietro Lo Monaco rimosso dal CdA Giuseppe Di Natale nuovo amministratore delegato

La novità, nell’aria già da tempo, è stata ufficializzata questa mattina. Il Calcio Catania, tramite una nota diramata qualche ora fa, ha annunciato un cambiamento importante all’interno del Consiglio d’amministrazione. Pietro Lo Monaco, dimissionario ormai da più di due mesi, è stato sostituito da Giuseppe Di Natale nel ruolo di amministratore delegato. L’esperto dirigente di Torre Annunziata continua comunque a operare all’interno del club nelle vesti di Direttore generale: è stato ancora lui, ad esempio, a orchestrare un calciomercato invernale caratterizzato dalla cessione di alcuni tra i giocatori più rappresentativi, allo scopo di alleggerire le esangui casse societarie. 

Il nuovo organigramma del CdA rossazzurro vede dunque Davide Franco nelle vesti di presidente, mentre l’avvocato Giuseppe Gitto è il suo vice. Di Natale diventa come detto nuovo a.d., con Giuseppe Davide Caruso e il patron Antonino Pulvirenti che agiscono nelle vesti di consiglieri. «Al nominato amministratore delegato – recita il comunicato del club di via Magenta – spetterà, tra l’altro, il compito di elaborare un piano strategico finalizzato al superamento dell’attuale fase, nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi societari e sportivi. Nei prossimi giorni verrà altresì nominato il nuovo organo amministrativo di Calcio Catania Servizi». 

La nomina di Di Natale è legata a doppio filo a quella precedente di Caruso. Entrambi, infatti, si erano occupati (dal 2015 al 2018) della gestione del Cara Mineo per conto dello Stato: una nomina figlia dello scandalo Mafia capitale e delle successive indagini relative all’assegnazione dei servizi all’interno del Centro d’accoglienza per richiedenti asilo. Si tratta dunque, in entrambi i casi, di personalità di spicco, esperte nel navigare a vista in situazioni di emergenza. Il compito si prospetta comunque gravoso: l’attuale proprietà, attraverso questa scelta (e stando a quanto comunicato oggi) pare voler strutturare una sorta di exit strategy per risollevarsi dalle attuali sabbie mobili. Sullo sfondo resta la possibile trattativa da avviare con l’ormai famigerato Comitato promotore.

Le evidenze bancarie sono state consegnate dai diretti interessati dieci giorni fa: lecito attendersi che il nuovo Consiglio d’amministrazione possa accelerare i tempi anche in tal senso. Tutto rimane comunque ancora fumoso e poco chiaro: le uniche certezze riguardano le amare considerazioni di Cristiano Lucarelli dopo l’ennesimo ko rimediato col Monopoli. Parole che fanno comprendere come un’accelerazione sia necessaria. «Oggi (ieri, ndr) è finito un sogno e comincia la realtà. Non vedo situazioni o persone che vogliono darci una mano. Il giudizio sui ragazzi – ribadisce il tecnico –  non può non essere condizionato dall’atmosfera e dall’ambiente: non posso rimproverar loro nulla. Non abbandono la barca: finché mi è permesso la porto in fondo, sapendo che ho poca collaborazione. Speriamo di riuscire a salvare la squadra». 


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