Il tecnico rossazzurro, intervenuto a Torre del Grifo, introduce l'impegno casalingo di campionato contro il Reggina che si terrà domenica prossima. «Mi piacerebbe vedere una squadra più garibaldina - afferma - che si permetta anche il piacere di sbagliare nella consapevolezza di intraprendere azioni più difficili»
Calcio Catania, Lucarelli difende la squadra «Li voglio spensierati e senza freno a mano»
La psicologia oltre la tecnica, anche e soprattutto su un campo da calcio: ne è convinto mister Cristiano Lucarelli che, alla vigilia di una settimana decisiva per le sorti del campionato, torna sui progressi della squadra. «A Lentini ho avuto belle sensazioni, così come contro il Siracusa. Durante il campionato – dice l’allenatore – abbiamo faticato a calarci in questa categoria ma, negli ultimi 180 minuti, ho visto una squadra forte che ha capito come affrontare questo girone. Abbiamo concesso un solo tiro in porta in due partite: questa è la strada giusta per vincere», afferma il mister mentre ironicamente ricorda la «sberla di Monopoli che forse un giorno ringrazieremo per averci fatto capire molte cose. In ogni caso io sono pronto a difendere la squadra in qualsiasi momento».
Difendere bene, ovviamente, non basta. «Ci piacerebbe vedere una squadra più garibaldina – commenta Lucarelli – anche se, in un momento topico della stagione come questo, non è facile. Dobbiamo riuscire a essere più spensierati quando gestiamo la palla, non possiamo avere il freno a mano tirato e non provare soluzioni dalla distanza». È a partire da queste riflessioni che il mister prova a spiegare alcuni atteggiamenti della squadra. «I miei giocatori devono provare anche il piacere di sbagliare con la consapevolezza di aver avuto il coraggio di tentare soluzioni tecniche più difficili. Non si può essere sempre eccessivamente preoccupati degli errori commessi».
La situazione infortuni presenta ancora delle problematicità, soprattutto in mezzo al campo: «Caccavallo non tornerà a breve, si sta allenando fuori sede ed è in piena fase riabilitativa. Lodi è squalificato, mentre per quanto riguarda Fornito – ricorda Lucarelli – credo che non lo avremo almeno per le prossime tre partite. Biagianti, seppur dolorante, è riuscito a disputare 40 minuti di partita a differenza di Mazzarani che, però, potrebbe essere più recuperabile». Data la situazione e visto il calendario – che prevede tre impegni per il Catania nei prossimi sette giorni (Reggina in casa domenica, Bisceglie in trasferta mercoledì e poi Paganese in casa il 25 marzo) – sarà importante ruotare gli uomini nel modo giusto. «L’idea è quella di sfruttare appieno la rosa – annuncia Lucarelli – facendo una rotazione intelligente che possa portare tutti a fare due partite. Bisogna trovare il giusto mix».
La staffetta riguarderà anche le due punte centrali Curiale e Ripa. Quest’ultimo, a detta del mister, potrebbe essere impiegato nel turno infrasettimanale: «Bisceglie è un campo più adatto alle sue caratteristiche, per quanto riguarda le dimensioni, rispetto al nostro». Una puntualizzazione anche su Russotto. «È clinicamente guarito, adesso c’è una fase di riadattamento da compiere. Dobbiamo dargli la possibilità di crescere: per adesso è impiegabile per un piccolo arco di partita ma non di più».
Intanto, domenica al Massimino alle 14:30 arriverà una Reggina con fame di risultati. «È un avversario che ci costringerà a giocare nello stretto e tra le linee, sceglieremo i giocatori più adatti tecnicamente. Non serviranno molto i velocisti – precisa Lucarelli – dato che non avremo molto campo da attaccare, piuttosto avremo bisogno di calciatori che riescono a dialogare in spazi ristretti, creando superiorità numerica e puntando l’avversario nell’uno contro uno». Bianchimano, autore di una doppietta all’andata, non fa paura. «Abbiamo i nostri concetti, non ha senso marcare a uomo a tutto campo, mi sembra esagerato. Vorrei solo scongiurare – conclude il mister – che si ripetesse la partita dell’andata, quando abbiamo creato dodici occasioni per poi perdere al 95′. Massimo rispetto per gli amaranto, ma bisogna vincere senza se e senza ma».