I giudizi su gioco e risultati da sempre sono materia volatile perché soggetta a interpretazione; di sicuro, invece, c’è che l’era Pelligra passerà alla storia per aver riconsegnato il Catania al suo pubblico. Dal 28 settembre scorso, infatti, la squadra rossazzurra ha disputato tutte le partite interne in uno stadio che ha fatto registrare numeri da serie […]
Catania, un anno di passione. La spinta del Massimino non finisce mai
I giudizi su gioco e risultati da sempre sono materia volatile perché soggetta a interpretazione; di sicuro, invece, c’è che l’era Pelligra passerà alla storia per aver riconsegnato il Catania al suo pubblico. Dal 28 settembre scorso, infatti, la squadra rossazzurra ha disputato tutte le partite interne in uno stadio che ha fatto registrare numeri da serie A. Una cavalcata, finora di 14 partite, che ha portato al Massimino 201.306 persone, con una media a gara pari a 14.379 persone. Numeri impressionanti, anche considerando gli 11.427 abbonati, che sarebbero potuti essere di più se la società non fosse obbligata a lasciare un settore ai sostenitori ospiti, che quest’anno è stato quasi sempre deserto. Numeri monstre da club di altre categorie. In questo momento il Catania, come media spettatori, sarebbe davanti a ben cinque club di serie A e quarto in serie B dietro solo a Palermo, Genoa e Bari.
Politica vincente
Inutile sottolineare quanto la squadra di Ferraro abbia potuto giovarsi di un supporto del genere, e questo va a tutto merito di una politica di prezzi e fidelizzazione portata avanti dalla dirigenza etnea. E tutto questo non accenna a terminare, nonostante la squadra abbia conquistato con sei giornate di anticipo la promozione, visto che per il prossimo match contro il Lamezia si potrebbero superare le 16.371 presenze registrate nel corso di Catania-Mariglianese dello scorso 12 febbraio. Morale: ancora una volta Lodi e compagni in casa avranno la spinta che gli occorrerà per regalare un’altra giornata di festa ai propri tifosi.