Un appello a restare fuori dallo stadio, domenica, e a non tifare per la squadra cittadina che incontrerà la Roma in casa. Una protesta contro una stagione fallimentare, ma sopratutto contro una dirigenza dalla quale gli ultras si sentono presi in giro. Compresa «la ridicola mossa di abbassare i biglietti a stagione ormai pregiudicata. Una scampagnata per curiosi», spiegano
Calcio Catania, lo sciopero della Curva Nord «Non assisteremo all’ennesima umiliazione»
Resteranno fuori dallo stadio per protesta e per orgoglio. Così i tifosi della Curva nord etnea hanno deciso di (non) seguire la partita di domenica del Calcio Catania contro la Roma. «Davanti a una chiarissima posizione in classifica, frutto di altrettante chiare e vergognose prestazioni dei giocatori in campo, pretendiamo lumiltà di ammettere il fallimento di questa stagione», si rivolgono alla società. Dalla quale si sentono presi in giro. Non soltanto per una retrocessione data ormai per certa, ma anche per il trattamento riservato proprio ai tifosi.
«Alziamo la voce contro la ridicola mossa di abbassare i biglietti a stagione ormai pregiudicata – continuano gli ultras – Nulla si è fatto quando la speranza poteva essere sostenuta da un numero maggiore di tifosi». Che a una «scampagnata offerta dalla società ai tanti curiosi che approfitteranno solo dei prezzi ridotti» oppongono la loro decisione di non prendere posto sugli spalti. La risposta a «un chiaro affronto a chi cera e sempre ci sarà – spiegano – Non siamo clienti di un discount né comparse di teatro».
Con una fede calcistica che va oltre dirigenti e giocatori, «un carrozzone da circo che crede di poter fare a meno di noi». Per questo i tifosi indignati invitano a vedersi fuori dalla Curva nord. Con sciarpe e bandiere, pronti ai canti, ma senza «vedere la Nostra Amata Maglia umiliata per l’ennesima volta».