Caffè amaro/ Sanità pubblica: il ticket-regalo dell’assessore Massimo Russo

Stiamo diventando un Pese povero? Sembra di sì. Almeno in Sicilia. E lo vediamo ogni giorno confrontandoci con la sanità pubblica. L’assessore regionale, Massimo Russo, nei suoi roboanti comunicati, continua ad autocelebrarsi. E non si rende conto di quanto sia ormai incolmabile la distanza tra le sue parole e la realtà. Ieri, per esempio – il nostro giornale ha dato risalto a questa notizia – ha detto che tra Lipari e Messina abbiamo assistito a un caso di “buona sanità”. La vicenda ha dell’incredibile, dal momento che la donna ha perso il bambino.
La vicenda sarebbe stata spiegata meglio, sempre ieri, a Palazzo Reale, sede del parlamento siciliano, durante i lavori della sesta commissione legislativa che, com’è noto, si occupa di sanità. La Regione, d’accordo con il governo nazionale, ha deciso che nelle aree svantaggiate vanno sbaraccati i punti nascita. Una decisione illogica, perché, proprio perché si tratta di zone svantaggiate, i punti nascita non andrebbero toccati. Ma ormai, tra governo Lombardo e governo Monti è inutile provare a rintracciare la razionalità.
E’ successo, così, che una donna residente a Lipari, al’ottavo mese di gravidanza, è stata colpita da un malore. Non essendoci più il punto nascita, è stata trasportata all’ospedale ‘Papardo’ di Messina. Il risultato è che la donna ha perso il bambino. Che, a quanto sarebbe stato riferito in commissione Sanità dell’Ars, sarebbe già morto a Lipari. E se a Lipari ci fosse stato il punto nascita il bambino si sarebbe salvato?
Ma, al di là della vicenda – triste – di una giovane donna che ha perso il suo bambino, la notizia è che nelle cosiddette isole minori della Sicilia e nelle altre aree svantaggiate della Sicilia i servizi sanitari saranno sempre più carenti. Perché non ci sono soldi. Certo, poi il presidente Lombardo ci dovrà spiegare perché tagliare i servizi sanitari nelle aree svantaggiate – a cominciare dai punti nascita – e tenere in piedi la tabella H del bilancio e altre clientele varie. Ma di questo parleremo in occasione della discussione del bilancio della Regione. Con la speranza che se ne occupino anche i sindaci dei Comuni che ricadono nelle aree svantaggiate della Sicilia. A cominciare dal sindaco delle isole Eolie.
Un’altra ‘bella’ notizia è che il disegno di legge – presentato dal parlamentare Paolo Colianni – in favore di chi nella vita soffre, e soffre tanto (per esempio, i paraplegici o chi è colpito da altre gravi malattie invalidanti), non verrà approvato. Ci vorrebbero 10 milioni di euro. Ma non si trovano. Il disegno di legge prevede di erogare 6o mila euro circa a questi malati. Ma, come già detto, non se ne farà nulla. La musica è la stessa: i soldi per le clientele si trovano, per le cose serie mancano.
Niente da fare anche per un altro disegno di legge: quello sull’alcolismo. Non ci chiedete perché anche questo provvedimento è stato accantonato: lo sapete già: per mancanza di soldi.
Ultima notazione, ma non certo la meno grave: il ticket sanitario. Anche questa storia è nota. Per ‘risparmiare’ il governo ha rimodulato la legge sui ticket sanitari. Lombardo, Massimo Russo e compagni ci hanno detto che la ‘rivisitazione’ di tale legge si è resa necessaria per non perdere un congruo finanziamento nazionale. Peccato che la ‘rivisitazione’ ha ridotto il numero dei cosiddetti esenti-ticket. Colpendo, guarda caso, i cittadini con i redditi medio bassi. Non solo. Molti cittadini siciliani, che non dovrebbero pagare il ticket, lo pagano per la confusione che si è creata con l’introduzione della nuova legge.  Una confusione che viene mantenuta tale, forse per aumentare le entrate della Regione a spese della povera gente.
Tutto questo avviene mentre al governo della Regione c’è il Pd. Gli elettori di Fabrizio Ferrandelli – candidato a sindaco di Palermo per conto di Lombardo e della parte del Pd che fa capo al capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici e al parlamentare nazionale, sempre del Pd, Giuseppe Lumia – ci chiedono perché siamo contro Ferrandellli. Noi non siamo contro Ferrandelli. Siamo contro un governo regionale – sorretto dal Pd – che sta facendo pagare il ticket sanitario alla povera gente. Il tutto per fare ‘cassa’, non toccando tutte le altre clientele che caratterizzano il mondo della sanità pubblica siciliana.
Questi sono i fatti. Ieri, durante i lavori della commissione sanità, è stato detto che tanti cittadini siciliani – ovviamente parliamo di quelli a redditi medio bassi – preferiscono non curarsi più, piuttosto che pagare costosissimi ticket. Questa è la realtà. Questo è il governo Lombardo. Questo è l’operato dell’assessore Massimo Russo. Questi è il governo regionale voluto da Cracolici e Lumia. Questi sono gli uomini che sostengono la sua candidatura a sindaco, Caro signor Fabrizio Ferrandelli, auguri…

Redazione

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