CAFFE’ AMARO/ Montante attacca le banche: ma ne ha parlato prima con Ivan e Francesca?

“LE AVVENTURE DEI TRE MOSCHETTIERI DI CONFINDUSTRIA SICILIA” – IL PRESIDENTE DEGLI INDUSTRIALI SICULI VUOLE METTERE GLI AVVOCATI CONTRO I BANCHIERI. UNA FERITA AL CUORE DI LO BELLO E DELLA SUA GENTILE CONSORTE? PER TUTELARE LE IMPRESE ROVINIAMO UNA FAMIGLIA?

di Brasil 

L’annuncio roboante è arrivato dal presidente degli industriali siciliani, Antonello Montante: Confindustria Sicilia si costituirà in giudizio nei processi intentati dalle imprese che si sentono vessate dalle banche.

La decisione storica è stata deliberata dalla giunta di Confindustria Sicilia che si è riunita ieri a Palermo. Uno stuolo di avvocati specializzati in diritto bancario aiuterà le imprese siciliane in questa impresa titanica contro le banche.

“Non è una dichiarazione di guerra alle banche – ha affermato Montante – ma una scelta per tutelare le imprese. Ci sono tanti imprenditori affidabili che rischiano di fallire per mancanza di ossigeno da parte delle banche. La nostra è una iniziativa dura e coraggiosa, la prima in Italia”.

A noi la cosa ci lascia di stucco. Perché? Perché, secondo noi, prima di mettere in pratica una mossa così draconiana, il presidente di Confindustria avrebbe dovuto consultarsi con uno dei suoi storici alleati: Ivan Lo Bello, che il mondo delle banche siciliane lo conosce bene per essere stato nei consigli di amministrazione delle più importanti banche siciliane ‘colonizzate’ dalle banche del Centro Nord Italia.

Ecco, a noi l’idea che il presidente Montante possa creare qualche problema a Ivan Lo Bello non ci fa dormire la notte. Noi di LinkSicilia viviamo immersi nel mito dei “Tre moschettieri” di Confindustria Sicilia: tutti per uno e uno per tutti. E guai a chi mina la loro unione!

Presidente Montante: ma che fa, l’ha dimenticato che Ivan Lo Bello, più che dei biscotti di famiglia, in Sicilia si è sempre occupato di banche? Ma come le viene in testa di affermare che le banche, nella bella nostra Isola, tolgono l’ossigeno alle imprese siciliane? Lo sa o no, intanto, che nell’aria a prevalere è l’azoto e non l’ossigeno?

Noi non ci stiamo: le banche – soprattutto quelle delle quali Ivan Lo Bello è stato tra gli amministratori – hanno sempre fatto il proprio dovere tutelando gli interessi supremi della Sicilia! Altro che mancanza di ossigeno!

Noi ricordiamo ancora con irrefrenabile gioia l’ebbrezza dei giorni in cui Unicredit ha portato fuori dalla Sicilia la sede sociale, facendo venire meno alla Regione circa 300 milioni di euro all’anno, in barba all’articolo 37 dello Statuto autonomistico siciliano.

E’ stato un momento di estasi verghiana. Perché solo nella sofferenza – questo Giovanni Verga l’aveva capito benissimo – i siciliani ritrovano le proprie radici e il senso della propria ‘roba’. Con la sua mossa Unicredit ha reso la Sicilia libera dalle volgari entrate annue di 300 milioni di euro.

Ora lei, presidente Montante, ci viene a dire che vuole mettere gli avvocati di Confindustria Sicilia contro le banche. E quando lo annuncia? Quando Francesca Zangara, moglie di Ivan Lo Bello, entra a far parte del Cda di Banca Nuova!

Presidente Montante: ma le sembra questo il momento? Vuole rovinare una famiglia? Pensi a Lo Bello, pensi a sua moglie: non le piange il cuore?

Ci ripensi, presidente. Non faccia del male alle banche. Non ferisca il cuore di Ivan e di Francesca. Lo faccia per loro.

Voi, presidente, dovere restare uniti. La triade degli industriali siculi deve restare unita. Che ne sarebbe della Sicilia senza i ‘Tre moschettieri’ di Confindustria Sicilia: Antonello Montante, Ivan Lo Bello e Giuseppe Catanzaro: lei con le sue biciclette, Ivan con le sue banche e Giuseppe con le sue immondizie.

Presidente Montante: non distrugga questo sogno…

La signora Lo Bello nel cda di Banca Nuova

Redazione

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