Che il Comune di Catania sia in crisi economica, ed in fase terminale è una cosa risaputa, ma non credevo che si potesse arrivare a tanta meschinità. Più volte ed in varie sedi mi sono fatto promotore della legittima richiesta da parte dei genitori di avere assegnati i buoni libro dell’anno scolastico 2005-2006 e 2006-2007 e si era in attesa di un piccolo riassetto per ovviare al problema
Un’attesa lunga, ma non rassegnata, perché i diritti non si barattano, ed i doveri si insegnano. Anche questa è cultura della legalità!
Quando mi era stato annunciato il “mal ridotto” arrivo dei buoni libro, non ci credevo, ma ho visto con i miei occhi i buoni libro, già stampati, con l’importo dovuto per legge (61,97 euro per le classi prime e 41,32 euro per gli alunni delle classi seconde e terze,) sono stati ristampati con la cancellazione e l’assegnazione della somma ridotta a 27,00 euro per gli alunni delle classi prime e 17,00 euro per gli studenti delle classi seconde e terze medie. Forse in questo modo si vorrebbe mettere a tacere la coscienza dell’Assessore nell’aver ottemperato al diritto allo studio, distribuendo i buoni libro
Non credo proprio che sia stata la soluzione più saggia, perché sia reso noto all’opinione pubblica che con 17 euro i ragazzi delle classi seconde e terze medie potranno comprare soltanto il libro di educazione fisica o il testo di narrativa, mentre gli altri ragazzi catanese delle classi prime a fronte di una spesa di oltre trecento euro potranno beneficiare soltanto del contributo per l’acquisto di un solo libro o quello di grammatica o quello di matematica.. Ma tutti sanno che sono necessari tutti i libri, anche quello di storia, di geografia, di scienze ecc.
I ragazzi delle stesse classi, residenti nei comuni vicini (Acicastello, Gravina, Tremestieri) , hanno già ricevuto prima di Natale il buono libro integrale di 61,97 oppure 41,23 euro. Ecco il vantaggio di essere cittadini residenti a Catania, città metropolitana, Milano del Sud.
Dalle dichiarazioni dell’Assessorato Regionale risulta che i buoni libri sono stati pagati al Comune di Catania sia per l’anno 2005-2006 e sia per l’anno 2006-2007. Si vorrebbe sapere dove sono andati a finire tali somme che pare non siano pervenute come voce finalizzata, ma la Ragioneria comunale ben conosce quali sono gli obblighi di legge nei confronti del diritto allo studio.
I genitori, nel ricevere il modesto contributo, restano perplessi e leggendo con sorpresa l’importo affermano: ‘cosa possiamo fare con questi pochi euro?’ Alcuni, quelli più bisognosi, si attendevano circa cento euro, a compensazione del buono libro non fruito lo scorso anno e sono rimasti fortemente delusi. I genitori delle famiglie benestanti, lo utilizzeranno come un regalino da scambiare in libreria, magari come regalo di compleanno di qualche compagnetto. Non è detto, comunque, che tutti i librai accettino il buono, date le precedenti inadempienze da parte del Comune.
Da cittadini ed operatori della scuola, non ci resta che segnalare il caso, saranno gli stessi amministratori ed il Consiglio comunale a dare adeguate soluzioni al problema.
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