Rifugio Ragabo, 1350 metri di altezza sul versante nord dellEtna. Cerano tutti, proprio tutti: la famiglia e gli amici di Angelo, primo fra tutti Giovanni Vallone, che questevento lha fortemente voluto, giornalisti, televisioni locali e nazionali, persino il direttore del quotidiano catanese e alcuni rappresentanti delle istituzioni: lassessore alle Politiche Culturali Gesualdo Campo, il direttore del Parco dellEtna Giuseppe Spina e il maresciallo Rocco Raiti. Si respirava nellaria una forte emozione.
Tutti insieme ci siamo addentrati nel sentiero che in pochissimi minuti ci ha permesso di raggiungere il punto più alto del rifugio, scelto per la liberazione di una poiana, ribattezzata Angela, che è stata raccolta e curata nel Centro Recupero Fauna Selvatica diretto da Luigi Lino, un altro caro amico di Angelo. Un sentiero facile come ci racconta il direttore Spina che anche i bambini potrebbero percorrere senza difficoltà e che, entro un mese, con qualche lavoro di ristrutturazione, diventerà il Sentiero Natura Angelo DArrigo. Ci sembrava il minimo che potessimo fare per ricordare questo grande siciliano.
Giunti nel luogo prescelto rimaniamo incantati ad ammirare il paesaggio, un panorama da mozzare il fiato. Il figlio di Angelo, Gabriele, stretto tra la madre Laura e la sorella Gioela, si arrampica sulla vetta di una roccia. Sarà lui a rimettere in libertà la poiana che ora stringe tra le mani. Un ultimo saluto, la mano di Laura che delicatamente la carezza e poi via, le mani di Gabriele si aprono e la poiana si perde nellimmensità del cielo, certi che il suo volo incontrerà leterno pensiero delluomo-volante. Nella mente e nel cuore un solo pensiero: Buon Compleanno Angelo, ovunque tu sia.
Subito dopo la moglie di DArrigo, protetta tra le mura di una grotta, si lascia andare a un breve e intenso racconto di questuomo straordinario. Ci parla di Angelo come di un uomo semplice che deve essere ricordato in maniera semplice, perché è così che lui vorrebbe. Non cerchiamo la gloria; vogliamo solo mantenere vivo il ricordo di un uomo che amava la sua terra come amava il volo e gli uccelli. Ed è per questo che è giusto che ora la sua terra si ricordi per sempre di lui.
Molte le iniziative che si stanno organizzando: oltre alla creazione del Sentiero Natura Angelo DArrigo, si è parlato di creare un museo nei pressi del Rifugio con foto e oggetti delluomo-uccello e intitolargli, oltre a quello di Comiso, anche laeroporto di Catania. Lassessore Campo ha addirittura proposto listituzione del Sito Unesco Parco dellEtna-Angelo DArrigo.
Tante, dunque, le promesse fatte alla famiglia per rendere degno omaggio a questuomo straordinario che una terribile tragedia, forse più di mille imprese, ha fatto entrare per sempre nella storia e nel mito.
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