C'è la ricercatice, l'ingegnere, l'insegnante, l'addetto stampa. Lavoratori catanesi in giro per il mondo, tornati a casa per Natale. Come per tutte le vacanze. I videomakers Mauro Maugeri e Roberta Nanfitò li hanno messi insieme: ne è venuto fuori un'inconsueta clip di auguri per conto del progetto Impact Hub Sicilia, un laboratorio di innovazione aperto a «tutti quelli che con il loro lavoro vogliono creare un mondo migliore». Guarda il video
Buon anno dovunque voi siate, il video Gli auguri dei giovani catanesi all’estero
Sono tornati da Montpellier, Barcellona, Cleveland, Oxford, Malta. Rientrati a Catania per le vacanze di Natale. Cervelli in fuga: c’è chi organizza eventi, chi è ingegnere off shore, chi un’egittologa, chi fa ricerca sulla sclerosi multipla, chi è insegnante universitario a contratto e chi lavora alla delegazione di Confindustria presso l’Unione Europea. I videomakers Mauro Maugeri e Roberta Nanfitò li hanno messi insieme: ne è venuto fuori un inconsueto video di auguri per conto del progetto Impact Hub Sicilia, un laboratorio di innovazione aperto a «tutti quelli che con il loro lavoro vogliono creare un mondo migliore».
«Sono amici, famigliari e conoscenti che incontriamo ogni Natale e ogni estate e che poi non vediamo per tutto il resto dell’anno. L’obiettivo è riprendere le fila della diaspora dei siciliani che vivono all’estero o semplicemente nel resto d’Italia», spiega Maugeri che, insieme alla fidanzata Roberta Nanfitò, è tornato a Catania dopo aver vissuto a Bristol e Bruxelles. «Tornare per scelta: è un trend che ci aspettiamo possa crescere – continua l’autore del video – Mentre lo montavamo ci siamo rattristati, ascoltando di fila venti professionalità che si sono formate in Italia, ma che offrono le loro idee e i loro punti di vista ad altri Paesi. Questo posto potrebbe essere molto diverso con queste persone».
Insieme agli italiani, c’è anche una giovane mamma spagnola che per amore ha fatto la scelta inversa: venire a vivere in provincia di Catania dove adesso fa l’insegnante. «Sono poche le persone espatriate che dicono: a me non manca nulla. Il territorio è quel pezzetto di felicità che nient’altro ti può restituire», sottolinea Maugeri. Cosa ti manca? E’ la domanda a cui gli intervistati rispondono così: «Alzarmi la mattina e vedere il mare. La cultura nel senso di pensare fuori dagli schemi. Il vento. Il colore del cielo. La dimensione di paese. Il cibo. Il buio caldo». «La speranza degli hubber – concludono gli autori del video – è partire da qui per costruire il mondo che ci piace»