Il provvedimento, notificato oggi, riguarda i medici coinvolti nell’inchiesta della Digos, che stamani ha portato al sequestro di beni a carico di Giambruno. Per l’assessore Borsellino si tratta di un «atto doveroso»
Bufera all’Asp di Palermo Sospesi 15 veterinari
Bufera al servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo. Sono stati sospesi i quindici veterinari coinvolti nell’inchiesta della Digos, che stamani ha portato al nuovo sequestro di beni per 800mila euro al direttore del servizio, Paolo Giambruno, anche lui coinvolto nella sospensione. I medici sono indagati a vario titolo per abuso d’ufficio, concussione, falso ideologico, truffa aggravata e commercio di sostanze alimentari nocive.
Per l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Lucia Borsellino, si tratta di «un atto doveroso nei confronti dei professionisti dell’Azienda sanitaria palermitana oggetto di inchiesta giudiziaria per gravi fatti lesivi dell’immagine della pubblica amministrazione e in particolare del servizio sanitario». I provvedimenti sono stati assunti sulla base di atti ufficiali richiesti dall’esponente della Giunta Crocetta. Una decisione per Borsellino indispensabile a tutelare la «credibilità del sistema».
I sigilli stamani sono scattati per la Nautimed srl, con capitale sociale di 116.000 euro, attiva anche, sia in proprio che quale commissionaria del noleggio, nel brokeraggio di motori marini e natanti di qualsiasi tipo. Nella compagine societaria figura anche un familiare di Giambruno, che ne è stato anche amministratore unico fino al 9 aprile scorso. Il provvedimento ablativo è stato eseguito presso i cantieri nautici di Termini Imerese (Palermo) e Milazzo (Messina), dove sono stati sequestrati anche tre natanti, per un valore complessivo di 700mila euro.