I carabinieri del Noe, insieme al personale della polizia locale di Catania, sono intervenuti per un controllo nella località periferica Passo Cavaliere di Catania. L'uomo è stato sottoposto all'obbligo di firma e sulla vicenda sono ancora in corso ulteriori indagini
Brucia un’auto e 40 pneumatici per vendere il ferro Arrestato 51enne per combustione illecita di rifiuti
Sversamento illecito di ogni tipo di rifiuto a Passo Cavaliere di Catania. Per questo è stato arrestato il pregiudicato 51enne S.G. dai carabinieri del Noe, insieme al personale della polizia locale di Catania. L’uomo è stato sorpreso dopo avere finito di caricare su un vecchio
autocarro, munito di gru, il rottame di una Fiat Punto che era stata appena data alle
fiamme, tanto che presentava i resti della carrozzeria ancora fumante.
Dopo avere caricato sul cassone dell’autocarro il rottame dell’auto bruciata
l’uomo è stato visto dai carabinieri spostarsi per continuare a operare, con un
attrezzo simile a una zappa a due punte, su un grosso cumulo di circa quaranta vecchi
cerchioni in ferro da autovettura, ancora fumanti, che erano stati dati alle fiamme con
tutti i rispettivi pneumatici, al fine di poterli successivamente caricare sul cassone
dell’autocarro.
L’uomo è stato fermato e arrestato per il
reato di combustione illecita di rifiuti speciali. Il 51enne avrebbe tentato di giustificarsi dicendo che avrebbe poi voluto rivendere il ferro del rottame dell’auto e dei cerchioni
incendiati per potere guadagnare qualcosa.
L’autocarro utilizzato per l’illecita attività, la vettura bruciata, i cerchioni in ferro e
l’attrezzatura adoperata dall’uomo sono stati posti sotto sequestro. L’uomo è stato sottoposto dal giudice all’obbligo quotidiano di firma alla stazione dei carabinieri di Camporotondo Etneo. Il processo è stato
fissato per gennaio 2021. Sulla vicenda sono ancora in corso ulteriori indagini.
Il rogo dell’auto e di oltre quaranta pneumatici ha scatenato nell’area attorno alla località di Passo Cavaliere, costeggiata da corsi
d’acqua, campi coltivati e allevamenti, «una grande quantità di polveri sottili,
monossido di carbonio, composti organici volatili, ossidi di zolfo e molti altri
composti chimici fortemente dannosi per l’ambiente e la salute umana», sottolineano dal Noe.