La scuola abbandonata di viale San Teodoro a Librino ospiterà parte degli assessorati Lavori pubblici e Urbanistica. «Il progetto sarà pronto entro fine aprile», riferisce Niccolò Notarbartolo, presidente della commissione Lavori pubblici. Destino incerto per gli istituti Capponi-Malerba di Picanello, Padre Santo Di Guardo di San Govanni Galermo e Giovanni XXIII di Nesima. «Se riutilizzati, farebbero risparmiare centinaia di migliaia di euro al Comune per gli affitti», spiega il consigliere. Slittata al 7 marzo, infine, l'approvazione del progetto di riqualificazione del palazzo di cemento a Librino
Brancati, due milioni per la ristrutturazione Notarbartolo: «Sarà sede di uffici comunali»
Affitti salati da un lato, edifici comunali abbandonati e vandalizzati dall’altro. Il Comune di Catania decide di andare verso l’ottimizzazione del suo patrimonio immobile per le sedi di uffici e direzioni. Due milioni di euro verranno spesi per restaurare l’ex scuola Vitaliano Brancati di viale San Teodoro a Librino: sarà la nuova sede di parte degli assessorati Lavori pubblici e Urbanistica. «Attualmente questi uffici sono ospitati in due immobili su cui il Comune paga affitti molto onerosi e i tecnici ci hanno assicurato che entro il 30 aprile sarà pronto il progetto esecutivo. Così da avere l’immobile agibile, ottimisticamente, in circa un anno», spiega il presidente della commissione Lavori pubblici del Comune di Catania Niccolò Notarbartolo. Ma non solo.
L’annuncio viene dopo una riunione dei consiglieri componenti della commissione, sul cui tavolo erano presenti altre strutture scolastiche dismesse e vandalizzate: la Capponi-Malerba di via Villa Glori a Picanello e la Padre Santo Di Guardo di via Belvedere a San Giovanni Galermo. «Questi edifici andrebbero recuperati e riutilizzati, in modo da far risparmiare al Comune centinaia di migliaia di euro di affitti», sottolinea Notarbartolo. La Capponi-Malerba è stata oggetto pochi giorni fa di un sopralluogo da parte dei consiglieri comunali. Per ristrutturarlaservirebbe «un progetto da circa 700 mila euro, ma non c’è ancora un finanziamento», continua il consigliere. Una situazione diversa da quella della Giovanni XXIII di Via Torquato Tasso, a Nesima, possibile futura sede dei vigili urbani. «Ma chiediamo all’amministrazione di intervenire subito, per evitare vandalizzazioni», sottolinea Notarbartolo.
Tra gli edifici dismessi in attesa di ristrutturazione c’è anche il palazzo di cemento di Librino, per il quale sono già stati stanziati 13 milioni di euro. «Pochi giorni fa, il 17 febbraio, abbiamo avuto una conferenza dei servizi – continua – Il genio civile e i vigili del fuoco hanno richiesto alcune integrazioni al progetto. Il 7 marzo ci rivedremo per ridiscuterne e dovrebbe essere la volta definitiva per approvarlo», conclude il presidente della commissione Lavori pubblici.